La pirateria si combatte giocando d’anticipo. È questa la strada che Sony e Disney vogliono percorrere, come dimostra l’iniziativa lanciata in Asia per limitare la diffusione non autorizzata delle pellicole cinematografiche, che prevede la disponibilità dei film in streaming il giorno stesso del loro arrivo nelle sale. In questo modo, secondo le due aziende, gli utenti sarebbero incoraggiati a guardare i lungometraggi in modo legale, lasciando perdere download o visioni di registrazioni spesso di qualità piuttosto scadente.
I primi test sono stati effettuati con Django Unchained, Ralph Spaccatutto e Brave, per capire se approcciare il problema con una contromossa di questo tipo può dare risultati positivi. La Corea del Sud, ottavo mercato al mondo per quanto riguarda il business generato dall’industria hollywoodiana, è il banco di prova scelto. Se il feedback sarà ritenuto soddisfacente, non è da escludere che altrettanto possa avvenire anche in occidente. Negli ultimi anni il prezzo da pagare per l’accesso alle sale è aumentato considerevolmente, soprattutto nei grandi multisala, durante i weekend o nelle festività. Complice anche la crisi economica, in molti rinunciano al piacere di concedersi un paio d’ore in pieno relax di fronte al grande schermo, dunque iniziative come questa potrebbero trovare terreno fertile.
Un fattore decisivo per il successo o il fallimento del progetto messo in campo da Sony e Disney sarà senz’altro rappresentato dall’esborso economico richiesto per accedere allo streaming legale dei film. Una quota vicina al costo del biglietto potrebbe generare un “effetto boomerang”, portando gli utenti a disertare il botteghino e spingendoli a cercare via illegali. Resta da capire anche se nella diffusione di un modello di business simile saranno coinvolte piattaforme come Netflix e Hulu, che grazie alla formula proposta hanno dimostrato come offrendo contenuti di qualità a prezzi accessibili sia realmente possibile mettere all’angolo la piaga della pirateria.