Filmava la moglie e la trasmetteva sul web

Riprendeva la moglie nella doccia, in bagno e in camera da letto, quindi immetteva le immagini in rete per il piacere vojeristico di terze persone. L'uomo, 42 anni, dovrà ora rispondere di violazione dell'art.615 bis rischiando fino a 4 anni di carcere
Filmava la moglie e la trasmetteva sul web
Riprendeva la moglie nella doccia, in bagno e in camera da letto, quindi immetteva le immagini in rete per il piacere vojeristico di terze persone. L'uomo, 42 anni, dovrà ora rispondere di violazione dell'art.615 bis rischiando fino a 4 anni di carcere

Ha nascosto una serie di webcam in casa propria, quindi ha filmato la propria moglie nei momenti più intimi, infine ha portato online le immagini. Il tutto all’insaputa della moglie stessa. Il gioco, però, è durato poco: il responsabile è stato fermato ed ora dovrà pagare in ambito penale la propria colpa. Ancor più difficile, probabilmente, sarà risolvere la faccenda in ambito famigliare.

Il responsabile è un uomo di Terracina di 42 anni. Le immagini hanno stupito gli inquirenti per la particolare naturalezza con cui la donna si muoveva all’interno dei propri spazi, il che ha portato ad un approfondimento della vicenda che ha fatto emergere l’inquietante situazione. «la donna filmata sembrava piuttosto rilassata e tranquilla. Insomma, ignara di trovarsi davanti a una telecamera. Così un nostro agente si è iscritto al sito internet sul quale circolavano i video (miamoglie.altervista.org) e si è finto “consumatore” per cercare di ottenere maggiori informazioni possibili. Grazie al coordinamento con i colleghi di Latina siamo arrivati a scoprire che l’intestatario della casella di posta elettronica era proprio il marito». Parola di Ivan Bracco, dirigente della polizia postale di Imperia.

Sul computer dell’indagato sarebbero stati trovati vari filmati ed alcune registrazioni audio legate ai rapporti sessuali della coppia. Il sito era dedito a semplice vojerismo, ma il marito della vittima dovrà ore rispondere per violazione dell’articolo 615 bis (interferenze illecite nella vita privata) con pene previste da 6 mesi a 4 anni. La donna sarebbe in stato di shock, l’uomo avrebbe accolto la notizia del fermo con sommo stupore e nel contempo il sito web è stato posto sotto sequestro con tanto di homepage occupata dai simboli della Polizia di Stato («in ottemperanza al decreto nr. 114 / 07 R.G.N.R.» ed a firma del GIP del Tribunale di Imperia).

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