FIMI, la Federazione Industria Musicale Italiana, attraverso una nota pubblica ha voluto congratularsi con la Guardia di Finanza di Cuneo che recentemente ha scoperto e denunciato un utente che aveva messo in condivisione più di due terabyte di materiale protetto dal diritto d’autore.
Il giovane denunciato era solito condividere tramite i sistemi di filesharing grandissime quantità di file coperti da copyright. Gli agenti hanno posto sotto sequestro 8 hard disk esterni e centinaia di DVD e CD masterizzati presso l’abitazione dell’indagato. A seguito di queste indagini, la Guardia di Finanza ha individuato altri sei grandi sharer correlati alle attività del giovane denunciato.
L’azione di contrasto alla pirateria è stata svolta in coordinamento con la Guardia di Finanza di Venezia che pochi giorni fa ha portato alla denuncia di altri 49 utenti sull’intero territorio nazionale.
FIMI ha voluto sottolineare come il contrasto al filesharing sia di fondamentale importanza per lo sviluppo di un’offerta di download legale, in particolare per mezzo del social networking e del videostreaming:
Il contrasto alla pirateria online è fondamentale per l’adeguato sviluppo dell’offerta legale che in Italia ha raggiunto, negli ultimi 8 mesi del 2008, circa il 10% del mercato complessivo, con un’importante sviluppo del social networking e del videostreaming. La normativa vigente in Italia in materia di condivisione illegale di materiale protetto da diritto d’autore prevede una multa fino a 2.000 euro e sanzioni amministrative accessorie che possono anche raggiungere svariati milioni di euro (103 euro di sanzione per ogni file illegale). Nel caso venga ravvisato lo scopo di lucro, oltre alle sanzioni amministrative già citate, l’imputato rischia una pena detentiva fino a tre anni di carcere e una multa fino a 15.000 euro.