Finanze, menta e Intuit

Per 170 milioni di dollari Intuit ha fatto propria la start-up Mint. I due gruppi forniscono SaaS per la gestione del bilancio casalingo, fornendo consigli ed offerte di risparmio ed investimento. Intuit e Mint offriranno ora funzioni complementari
Finanze, menta e Intuit
Per 170 milioni di dollari Intuit ha fatto propria la start-up Mint. I due gruppi forniscono SaaS per la gestione del bilancio casalingo, fornendo consigli ed offerte di risparmio ed investimento. Intuit e Mint offriranno ora funzioni complementari

Due polli nello stesso pollaio, si sa, non riescono a coesistere. Ed è questo il motivo che ha spinto Intuit ad acquisire la proprietà di Mint, gruppo concorrente nella fornitura di servizi per la gestione casalinga di budget e finanze. L’ambito è nuovo, il comparto promettente: le due start-up hanno così raggiunto un accordo che vede i due team operativi su servizi che, pur rimanendo indipendenti ed attivi, saranno ora sotto lo stesso tetto.

L’operazione è avvenuta sulla base di un pagamento cash da 170 milioni di dollari. Entrambe le compagnie indicano un portfolio da poco più di 1 milione di utenti che gestiscono sulla base di un “software as a service”, il che consegna ad un server remoto la gestione dei dati e delle elaborazioni conseguenti. Grazie al servizio gli utenti non solo gestiscono i propri flussi di denaro in entrata ed uscita, ma ricevono anche i suggerimenti e le proposte per investire e risparmiare: è in questa attività che Intuit e Mint ottengono il proprio vantaggio economico.

Mentre Mint mette a disposizione un servizio gratuito, Intuit ha abbassato nei mesi scorsi il costo per gli utenti al fine di reggere la competizione senza perdere la clientela accumulata. Impossibile, però, fare i conti in tasca alle due compagnie: di Mint è possibile soltanto sapere di una raccolta fondi pari a 32 milioni di dollari con una recente proiezione del valore complessivo a quota 140 milioni di dollari. Un ulteriore premio da 30 milioni sul valore teorico ha quantificato infine il costo della transazione.

«Con questa acquisizione, Intuit fa proprio un altro brand in forte crescita e ad alto successo con un’offerta SaaS che aiuta le persone a risparmiare e far soldi»: Brad Smith, CEO Intuit, plaude così ad una operazione che, soprattutto, elimina un pericoloso concorrente. I piani sembrano essere chiari e basati sulle complementarità tra i servizi: Mint proseguirà con la gestione delle finanze domestiche, mentre Quicken Online (l’offerta Intuit) connetterà gli utenti attraverso desktop, rete e piattaforme mobile (dimensione, quest’ultima, in costante crescita).

L’operazione verrà chiusa entro la fine dell’anno. Ed è in una operazione come quest’ultima che è facile interleggere i motivi per cui Microsoft ha dismesso lo sviluppo di un software quale Microsoft Money.

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