Finanziamenti per le imprese di commercio elettronico

La circolare del Ministero dell'Industria del 10 aprile 2001 attribuisce 240 miliardi di fondi, provenienti dalla gara Umts, allo scopo di finanziare le piccole e medie imprese che investano nella realizzazione di siti e-commerce.
Finanziamenti per le imprese di commercio elettronico
La circolare del Ministero dell'Industria del 10 aprile 2001 attribuisce 240 miliardi di fondi, provenienti dalla gara Umts, allo scopo di finanziare le piccole e medie imprese che investano nella realizzazione di siti e-commerce.

Con la circolare emanata il 10 aprile scorso il Ministero dell’Industria,
commercio e artigianato intende dare una reale esecuzione alle agevolazioni
fiscali previste dall’ art. 103 della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
Tutto ciò che riguarderà software, hardware, consulenze specialistiche ed
anche formazione professionale potrà così rientrare nel programma di detassazione
previsto dalla normativa.

In particolare le imprese che intendano realizzare portali verticali
di e-commerce potranno contare su sgravi fiscali del 60% per coprire le spese
relative alla fase di start-up.

A partire dalla data di emanazione della circolare ci saranno 90
giorni di tempo per presentare un progetto. Priorità verrà comunque data
alle forme associative tra piccole e medie imprese e quindi ai consorzi di
aziende. Dopo la scadenza dei termini per la presentazione, il Ministero
valuterà le istanze più idonee a ricevere i benefici fiscali e per farlo
ha istituito la figura del “gestore di rete”, figura esterna “in possesso di adeguate capacità tecnico-organizzative”.
Punti fondamentali per determinare la graduatoria di idoneità saranno

  1. il numero di imprese appartenenti all’aggregazione proponente;
  2. il rapporto tra il numero di imprese e l’investimento complessivo ammissibile del progetto;
  3. il rapporto tra il numero di Pmi sul totale delle imprese appartenenti all’aggregazione;
  4. il rapporto tra il numero di
    imprese con un numero di dipendenti, alla data della domanda, inferiore a
    50 sul totale delle imprese appartenenti all’aggregazione;
  5. il numero complessivo di occupati, al momento della domanda, nelle imprese partecipanti al progetto.

Il punteggio finale che verrà attribuito a ciascun
progetto sarà determinato come somma dei punteggi relativi ai questi cinque
parametri economici, calcolati ed arrotondati singolarmente alla seconda
cifra decimale. Ad esempio, relativamente al punto a, verranno attribuiti
20 punti nel caso di numero di imprese partecipanti uguale o superiore a
100, da 0 a 20 punti, in proporzione al numero di imprese, nei casi intermedi
e 0 punti nel caso di 20 imprese partecipanti.

A partire dal provvedimento di prenotazione i progetti dovranno
essere completati entro 24 mesi «intendendosi per completamento l’integrale
fornitura, messa in esercizio e pagamento dei beni e servizi ammessi alle
agevolazioni. Entro il medesimo termine, le imprese beneficiarie devono avere
provveduto all’integrale pagamento delle quote di loro pertinenza».

Indubbiamente molto è stato fatto nella finanziaria 2001 per favorire
la nascita di nuove imprese orientate al web e oltre a questa iniziativa
è opportuno ricordare il progetto per i prestiti d’onore nelle scuole. Unico
punto debole della nuova normativa sembra essere quello che riguarda il cosiddetto
“gestore di rete”. Se da un lato infatti la legge impone precise direttive
sulla determinazione del punteggio attribuibile ai concorrenti, dall’altro
si limita a dare una indicazione generica sulla designazione di questa figura
professionale.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti