Alcuni siti, tra cui Google Search, Bing e YouTube, usano il “safe mode” per filtrare i contenuti non adatti ai bambini, ma si tratta di un’opzione facilmente aggirabile. Tra l’altro deve essere impostata per ogni sito, ogni browser e ogni account del sistema operativo. Mozilla ha invece implementato il controllo parentale in Firefox 31, utilizzando un header HTTP denominato Prefer:Safe, che impedisce la visualizzazione di immagini e video vietati ai minori.
Per sfruttare questa funzionalità, l’utente deve solo attivare il Controllo genitori in Windows e i Controlli censura in OS X. Non è quindi presente nessuna voce particolare nelle opzioni di Firefox. Quando il browser rileva l’attivazione del controllo parentale nel sistema operativo, invia un header Prefer:Safe ad ogni sito e servizio visitato. Questi ultimi dovranno soddisfare la richiesta, filtrando i contenuti per adulti. L’effettiva validità della soluzione proposta dipenderà quindi dai proprietari dei siti web.
Mozilla ha spinto molto sull’uso del Do Not Track, un header HTTP con il quale l’utente chiede di non essere tracciato a scopi pubblicitari, ma i siti non sono obbligati a rispettare questa scelta. Lo stesso potrebbe accadere con il Prefer:Safe, considerato tra l’altro che quasi tutti i siti porno gratuiti ottengono profitti dall’advertising. Alla fine, si tratta di “etica professionale”, ma a pochi interessa sapere l’età della persona davanti al monitor.
Le specifiche del Prefer:Safe sono state inviate al Network Working Group dell’IETF per un’eventuale approvazione come standard. La funzionalità è stata implementata anche in Internet Explorer 10 e 11. Microsoft ha integrato il supporto nella patch cumulativa MS14-037 rilasciata all’inizio di luglio.