Per diverso tempo le performance, e soprattutto la gestione della memoria, hanno rappresentato uno dei talloni d’Achille di Firefox, con Google Chrome che ha puntato sulla leggerezza come cavallo di battaglia nella propria scalata al mondo dei browser. Se grazie alle recenti release, in particolar modo quelle successive all’edizione 4, la situazione è migliorata sensibilmente, gli ingegneri Mozilla credono che sia possibile compiere ulteriori passi in avanti migliorando un aspetto fondamentale: la gestione dei plugin.
Secondo Nicholas Nethercote, sviluppatore che si occupa proprio dell’evoluzione del browser del panda rosso, il vero collo di bottiglia ad oggi sarebbero i componenti aggiuntivi, i quali richiedono in numerosi casi un quantitativo di memoria RAM eccessivo, aumentando i consumi e rallentando l’intera applicazione. Qualsiasi sforzo da parte degli ingegneri per ridurre i consumi da parte del browser, insomma, sarebbe reso in qualche modo vano da sciagurate scelte di programmazione da parte di coloro che realizzano add-on per Firefox e per porre rimedio a tale problematica è in arrivo un’apposita patch.
Tale patch si occuperebbe dunque di ridurre al minimo la memoria necessaria per ogni plugin, snellendo di fatto l’intero browser: i primi test hanno messo in luce riduzioni del 400% in determinate circostanze, con istanze del software in grado di essere eseguite in tempi decisamente minori e meno “affamate” di memoria. Nel corso dello sviluppo delle future edizioni del browser, quindi, il team Mozilla chiederà ai tester delle nightly build di controllare anche tale aspetto, cercando di migliorare notevolmente la gestione dei componenti aggiuntivi da parte del panda rosso.
L’obiettivo principale è dunque quello di giungere a Firefox 15, previsto per il prossimo 28 agosto, con una patch sufficientemente matura da garantire prestazioni degne di nota: entro tale data andranno dunque ricompilati tutti i plugin creati mediante la vecchia versione dell’SDK fornito per il loro sviluppo, il quale sembrerebbe creare non pochi problemi con la soluzione studiata dagli ingegneri per risolvere definitivamente la questione componenti aggiuntivi.