Al lavoro uso un portatile Apple con Mac OS X. A casa uso spesso su un PC con Windows XP. Durante il giorno raccolgo link, notizie, segnalazioni, che vanno spesso a finire tra i bookmark. Il problema, finora, era riuscire a tenere sincronizzati preferiti in modo semplice, veloce, senza ricorrere a programmi aggiuntivi e senza dover spostare file da un computer all’altro. Idealmente, insomma, accendendo il PC e aprendo il browser, avrei desiderato ritrovarmi magicamente aggiornata la lista dei bookmark con le aggiunte fatte durante il giorno. Con la possibilità, ovviamente, di effettuare il tutto a parti invertite. Ho realizzato il sogno grazie ad una estensione per Firefox, Bookmarks
Synchronizer. Come la Googlebar, la Developer Toolbar e tante altre piccole chicche, hanno modificato e reso di gran lunga migliore la mia esperienza sul Web. Su questo punto, niente dubbi: la triade tabbed browsing – blocco popup – estensioni è l’arma vincente del browser made in Mozilla che proprio in questi giorni esce nella sua release 0.9, quella che dovrebbe precedere la prima versione ufficiale (prevista per settembre).
I cambiamenti più evidenti ed evidenziati dal team di sviluppo nella versione 0.9 riguardano proprio i meccanismi di personalizzazione e aggiunta di nuove funzionalità. L’obiettivo è quello di facilitare ulteriormente il processo di installazione e migliorare quello di aggiornamento, sia di temi ed estensioni, sia dello stesso browser. Ora Firefox è dotato di un sistema
di controllo degli update paragonabile a quello implementato su altri programmi: è possibile impostare un controllo periodico o procedere manualmente, così come consentire al programma di scaricare automaticamente gli aggiornamenti. C’è da dire che un’innovazione per certi versi radicale come questa non poteva essere indolore. Il sistema, come sottolineato nelle note di rilascio, non è ancora perfetto. Sono possibili problemi con certe estensioni, risolvibili facilmente anche man mano che gli sviluppatori le adegueranno alla nuova API introdotta con la versione 0.9.
Un discorso simile si può fare per i temi. Tutto nuovo, intanto, è quello di default per Windows e Linux, ma molti utenti hanno lamentato l’impossibilità di installarne altri attraverso il nuovo meccanismo e partendo da quello che dovrebbe divenire il sito di riferimento per tutti gli update della famiglia Mozilla, update.mozilla.org.
Una lista di problemi noti e delle relative soluzioni è comunque presente
sul sito ufficiale. Su mozillaitalia.org è invece possibile scaricare sia
il language pack che l’installer completo in italiano.
La lista delle novità si completa con l’aggiunta del comando Copia immagine nel menu contestuale attivato dal click destro del mouse (la funzionalità non è ancora presente sulla versione Mac), con una migliore gestione dei bookmark e delle funzioni di ricerca, con un wizard per l’importazione di profili da versioni precedenti e altri browser, con un nuovo Help. Ridotto notevolmente
anche il peso del pacchetto per Windows, ora compreso in appena 4,3Mb.
A giudicare da quanto riportato nella roadmap, l’introduzione di funzionalità
importanti dovrebbe essere a questo punto terminata. I prossimi mesi (fino a settembre) saranno dedicati al duro lavoro di soluzione dei bug principali. Più complicate le cose per la piattaforma Mac. Chi ha usato Firefox su quel sistema operativo, pur apprezzandone enormemente la completezza e l’estendibilità, sa che al browser manca la perfetta integrazione con il sistema che è invece di Safari (per motivi ovvi, come si può intuire). Si tratta certamente di dettagli, di piccole cose, di aspetti legati alla manegevolezza, ma alla fine sono elementi che possono fare la differenza. Non è un caso che per Mac OS X non sia ancora stata fissata una data per il rilascio della versione ufficiale (che dovrebbe comunque avvenire entro fine anno) e che i punti segnati sulla rodmap riguardino proprio gli aspetti cui si è accennato.