Flame, uno dei malware più pericolosi utilizzato come arma di spionaggio informatico, è stato creato dagli esperti di CIA, NSA e Mossad. Un militare statunitense ha confermato al Washington Post che il sofisticato virus è nato nei laboratori di Stati Uniti e Israele con l’obiettivo di rallentare i progressi dell’Iran nella produzione di armi nucleari.
Flame è stato scoperto per la prima volta dai Kaspersky Lab, che hanno svelato le sue potenzialità distruttive. La stessa software house ha in seguito accertato che il malware condivide alcuni moduli con Stuxnet, un altro famoso virus con il quale sono stati attaccati i sistemi di controllo delle centrifughe usate dall’Iran nel programma di arricchimento dell’uranio. La matrice comune di queste moderne armi per la guerra informatica ha permesso di risalire alle nazioni che hanno organizzato la campagna di sabotaggio, ovvero Stati Uniti e Israele.
A differenza di Stuxnet, che prendeva di mira gli impianti industriali, Flame è stato sviluppato per raccogliere ogni tipo di informazione riservata memorizzata sui computer iraniani (immagini, password, posizione geografica, screenshot, ecc.), ma anche conversazioni tra persone che si trovavano vicino ai PC, mediante webcam e microfono. Questi dati venivano poi inviati a server remoti controllati dai servizi segreti israeliani e americani.
Flame è stato sviluppato da esperti in crittografia, in quanto per attaccare i computer attraverso il sistema di aggiornamento di Windows, è stato necessario creare dei falsi certificati di sicurezza. Come i predecessori Stuxnet e Duqu, anche Flame farebbe parte del progetto Olympic Games, avviato da George W. Bush e continuato da Barack Obama con lo scopo di evitare un attacco militare convenzionale.