Adobe abbraccia Google e inizia un’importante collaborazione che potrà giovare ai software realizzati da ambo le parti: la società di San Jose ha infatti annunciato l’arrivo del Flash Player 10.2 per Android. In tale release il contributo del gruppo di Mountain View, si legge, è stato piuttosto forte, permettendo agli ingegneri Adobe di modellare tutte le funzionalità in base a quelle che sono le caratteristiche di Android.
Le versioni coinvolte nell’aggiornamento sono Froyo 2.2 e Gingerbread 2.3, per le quali il Flash Player 10.2 sarà disponibile in qualità di edizione stabile, e Honeycomb 3.0, il ramo di Android con il quale Google punta a conquistare il mercato tablet e per il quale il framework di Adobe sarà disponibile solo in versione beta. La data prevista per il rilascio è il prossimo 18 marzo e sarà possibile scaricare il file per l’installazione dello strumento realizzato da Adobe per distribuire contenuti multimediali in rete tramite l’Android Marketplace.
Proprio alla versione dell’androide orientata ai tablet sono riservate alcune novità come l’accelerazione hardware per la riproduzione di filmati basati sul codec multimediale H.264 ed una migliore integrazione con il browser predefinito della piattaforma targata Google, con un occhio di riguardo al relativo motore di rendering e ad alcune delle più importanti operazioni effettuate durante la visualizzazione delle pagine. Tra le innovazioni riguardanti anche il mondo smartphone figurano un miglioramento delle prestazioni globali ed una più semplice gestione dell’input testuale tramite dispositivi touchscreen.
La decisione di supportare Adobe nello sviluppo di Flash per Android rappresenta un importante segnale da parte di Google alla concorrenza, Apple in particolare: se la società di Cupertino ha deciso di puntare con esclusività su HTML5 rendendo impossibile l’approdo della tecnologia Flash su iPhone e iPad, dello stesso avviso non è il colosso delle ricerche, che invece ha aperto ben volentieri le proprie porte ad Adobe per fornire alla piattaforma Android una marcia in più rispetto a quello che in molti campi è l’avversario numero uno.