Il percorso compiuto è di per sé emblematico: Flipboard, applicazione nata per aggregare l’informazione in mobilità, sbarca ora sul Web per traslare anche sul desktop tradizionale quello che è il servizio offerto su dispositivi portatili quali smartphone o tablet. L’approdo al Web estende la portata del servizio ed apre al gruppo nuove opportunità, cercando soprattutto di rendere onore all’utenza che vorrebbe godere dei medesimi contenuti aggreggati a prescindere dallo strumento di accesso utilizzato.
L’esperienza Flipboard sul Web è al momento espressamente passiva: l’aggregazione va originata su app, dopodiché se ne possono fruire i risultati anche sul Web. Il punto di riferimento attuale di Flipboard, insomma, rimane lo smartphone o il tablet, mentre il desktop è una sorta di estensione sulla quale non vengono al momento riposte troppe risorse. Le frecce direzionali consentono di navigare tra le pagine e tra le riviste, mentre il mouse consente l’apertura del menu principale ove scegliere le riviste più interessanti (create da altri utenti).
L’approdo al Web ha motivazioni di mercato che in qualche modo vanno ad incanalarsi in quella terra di nessuno lasciata libera da Google dopo la chiusura di Google Reader: le modalità per aggregare i feed e le notizie sono variegate, l’essenza social sembra essere in tal senso sempre più importante, ma la lenta occupazione del terreno che fu dei feed non vede al momento protagonisti assoluti. Tutti, insomma, possono ambire alla scalata ed in molti ci stanno provando tramite l’offerta di editor per la creazione di aggregazioni visuali di contenuti che simulano in vario modo la tradizionale rivista cartacea.
L’avventura di Flipboard sul Web parte in sordina, ma aggiunge una nuova ambizione al gruppo: non c’è più una bussola da offrire nel mobile, ma c’è una bussola da trovare sulla scrivania. Ed in quella terra di nessuno la ritirata dei feed potrebbe dar vita ad evoluzioni imprevedibili del modo in cui si ha accesso alle informazioni. L’idea di Flipboard è quella per cui la continuità tra desktop e mobile possa garantire la miglior esperienza possibile ed è su questa impronta che ha strutturato la prima offerta oggi disponibile.