Prime Video, il servizio di streaming pensato per tutti gli abbonati Prime, potrebbe rappresentare un fattore di enorme traino per Amazon. È quanto svela una ricerca condotta negli Stati Uniti, pronta a rivelare come il 23% degli utenti abbia scelto la sottoscrizione unicamente per accedere alla piattaforma di visione online. I dati sono stati raccolti da Loop Capital Markets e, come già accennato, si riferiscono unicamente al mercato statunitense.
La società d’analisi ha condotto un sondaggio online su un gruppo rappresentativo di abbonati ad Amazon Prime. Dell’intero campione, il 23% ha affermato di aver scelto la sottoscrizione unicamente per Prime Video, la piattaforma di streaming del gruppo. Sebbene di tanto in tanto questi utenti sfruttino anche il servizio di acquisto online, per il negozio di commercio elettronico più grande del mondo, pare siano soliti usare le loro credenziali principalmente per accedere allo streaming.
La percentuale rilevata dalla survey sembra essere in linea, almeno in proporzione, con i dati sul ricorso a Prime Video emersi online qualche settimana fa, con un leak subito circolato da una parte all’altra della Rete. Da questi documenti, si è appreso come Prime Video abbia portato Amazon ad aggiungere altri 5 milioni di utenti paganti ai propri servizi tra il 2014 e il 2017, ovviamente considerando solo gli utilizzatori che hanno scelto l’abbonamento principalmente per sfruttare la visione online.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, Amazon sembra essere ancora lontana dall’eguagliare Netlix: il colosso dello streaming può contare su 55 milioni di abbonati in patria, per un totale di 125 milioni a livello mondiale. Amazon Prime ha ben 90 milioni di clienti a stelle e strisce, fra questi i reali utenti di Prime Video sembrano essere ben contenuti, sebbene non esistano stime ufficiali oltre al già citato leak.
Sempre da fonti non confermate, sembra che nel 2017 Amazon abbia speso 4.5 miliardi nella produzione di serie originali, contro i 6 di Netflix. Quest’ultimo servizio, così come rivelato dai risultati fiscali del primo quarto del 2018, è pronto a innalzare ulteriormente la spesa nel 2018, con ben 8 miliardi investiti nella creazione di nuove serie e di inediti film.