Foleo: è questo il nome con cui Palm ha battezzato l’atteso prodotto che ci si attendeva da giorni per la ghiotta occasione della D5 conference (organizzata dal Wall Street Journal). L’annuncio ha attirato immediatamente forti entusiasmi controbilanciati da forti critiche, il tutto per un prodotto atteso sul mercato non più tardi della prossima estate con un prezzo di lancio di 499 dollari (il prezzo è molto importante alla luce delle caratteristiche intrinseche del prodotto e della sua necessaria contestualizzazione: in seguito verrà portato a 600 dollari).
Foleo è l’abbreviazione utile per un nome in realtà più completo: “Palm Foleo mobile companion“. Foleo, infatti, è una sorta di notebook ridotto ai minimi termini ed ideato per rappresentare un compagno ideale per lo smartphone in possesso.
Foleo ha uno schermo da 10 pollici ed una tastiera disposta secondo le più tradizionali modalità dei notebook. La grande novità sta nella simbiosi tra Foleo e lo smartphone, di cui è visto come una semplice estensione: i due device possono essere rapidamente interconnessi, così che tramite connessione wireless i contenuti dell’uno possono passare all’altro. Foleo, di suo, offre la disponibilità di uno schermo di grandi dimensioni (per la lettura di allegati, l’apertura di siti web, l’analisi di lunghi elenchi e quant’altro non possibile sul piccolo schermo dello smartphone) ed un sistema operativo basato su Linux.
Jeff Hawkins, fondatore Palm, non ha dubbi: Foleo è il prodotto più eccitante sul quale abbia mai lavorato. Non tutti, però, concordano. InformationWeek, ad esempio, parla letteralmente di sbadigli e di uno scarso stupore in platea, segno di una accoglienza fredda del prodotto e di scarso ottimismo per il futuro dello stesso. ArsTechnica ne critica le dimensioni dello schermo e la scarsa differenziazione rispetto ad un qualsiasi laptop (rispetto ai quali è meno caro, ma molto meno capace). Le critiche più aspre derivano da Stephen Wellman, ancora per InformationWeek: il prodotto non sarebbe maturo per il mondo enterprise; sarebbe lento e troppo piccolo; sarebbe basato su Linux, il che genererebbe indiretti svantaggi nel mobile rispetto ad esempio ad una soluzione Microsoft; sarebbe un compromesso non in grado di risolvere i problemi del lavoro quotidiano; sarebbe sommariamente caro in quanto Foleo e Treo necessitano assieme di un investimento pari a 900 dollari (quanto un buon laptop).
Il titolo del gruppo va a gonfie vele durante tutta la giornata (aprendo a 16 dollari e chiudendo quasi a 17), ma cede in modo considerevole nel mecato after hour.