La sua vicenda non ha portato a casa tutte le statuette desiderate, ma se sul grande schermo “The social network” ha dovuto inchinarsi al “Discorso del re”, nella vita reale Facebook regna supremo e non balbetta affatto. La lista che annualmente Forbes pubblica sui più ricchi del pianeta vede ben sei uomini di Big F, un record.
In cima alla classifica, ovviamente, c’è Mark Zuckerberg, CEO e presidente, che vanta un patrimonio di 13,5 miliardi di dollari ed è 52esimo nella classifica generale. Un balzo dovuto alle iniezioni di dollari freschi da parte della Goldman Sachs e della valutazione stratosferica della società.
Subito dopo di lui, l’ex hacker e cofondatore di Facebook Dustin Moskovitz, con 2,7 miliardi, che però si toglie la soddisfazione di essere il più giovane miliardario della lista, perché è nato il 22 maggio 1984, otto giorni dopo il capo.
Tra gli altri sei spiccano il celebre Sean Parker (inventore di Napster, interpretato nella pellicola di David Fincher da Justin Timberlake), che ha messo da parte 1,6 miliardi e naturalmente il caso più sofferto della storia di Facebook: Eduardo Saverin, uno degli ideatori e primo investitore nel sogno di Zuck, liquidato da quest’ultimo (suo ex compagno di stanza ad Harvard) con una cifra ad oggi tenuta nascosta, ma che dovrebbe aggirarsi attorno agli 1,6 miliardi di dollari.
Steve Forbes concede anche un commento su quest’ultimo riccone:
“Niente lacrime per Eduardo: se finisci per essere buttato fuori, un miliardo non è niente male come liquidazione.”
Eppure, il Web 2.0 non è ancora in grado di arrivare fin lassù, dove restano stabili il magnate messicano delle telecomunicazioni Carlos Slim Helu e il buon vecchio Bill Gates. In ogni caso, la tecnologia sta sempre di più colonizzando la celebre lista dei paperon de paperoni.
Una curiosità sui numeri: nel mondo ci sono 1.210 multimiliardari, 214 in più dell’anno scorso, e gli USA rappresentano un terzo del club. Dieci anni fa erano la metà.