L’evoluzione della mobilità in chiave intelligente passerà non solo dall’introduzione di veicoli in grado di muoversi in maniera autonoma, incrementando la sicurezza di tutti coloro presenti sulla strada, ma anche dall’arrivo di tecnologie capaci di trasformare il rapporto tra un’auto e i suoi utilizzatori. Ford è al lavoro su questo tipo di approccio.
Secondo la previsione dell’Ovale Blu, entro il 2022 quasi tutte le nuove vetture saranno dotate di un sistema di riconoscimento vocale, che con il passare del tempo sarà in grado di interpretare il tono di voce e le espressioni del volto del guidatore. Per questo motivo l’automaker è al lavoro, in collaborazione con la RWTH dell’Università di Aachen, allo sviluppo di una tecnologia che sappia migliorare l’elaborazione degli input vocali, anche mediante l’impiego di più microfoni, per ridurre l’effetto del rumore esterno o di altri disturbi.
Si va nella direzione che porterà a rendere i veicoli degli assistenti personali, capaci persino di interpretare l’umore di chi si trova a bordo per agire di conseguenza. Fondamentale in quest’ottica l’integrazione nel sistema SYNC 3 dell’intelligenza artificiale di Alexa, sviluppata da Amazon. Questa la prospettiva condivisa da Fatima Vital (Marketing Automotive Director, Nuance Communications), che ha contribuito a creare il sistema di riconoscimento vocale del sistema di infotainment Ford.
Siamo sulla buona strada per lo sviluppo di un’auto “empatica", che potrebbe raccontare una barzelletta al conducente per tirargli su l’umore, dargli consigli se ne ha bisogno, ricordargli i compleanni e aiutarlo a rimanere sveglio durante un lungo viaggio.
L’obiettivo finale è quello di offrire una migliore esperienza di viaggio, indipendentemente che si stia andando in ufficio, a fare shopping o in vacanza. Tecnologie di questo tipo renderanno sempre meno freddo il rapporto tra l’auto e chi si trova a bordo, riducendo lo stress e migliorando di conseguenza la qualità della vita. Un sistema capace di interagire in linguaggio naturale, basato su una complessa architettura che farà delle potenzialità del cloud il suo punto di forza. Secondo Mareike Sauer (Voice Control Engineer, Connectivity Application Team di Ford Europa), gli scenari prospettati da film e romanzi fantascientifici come Her presto non saranno più un’utopia.
La capacità di riconoscere forme naturali del linguaggio, comandi vocali tipo “ho fame" oppure “ho bisogno di un caffè", hanno già condotto il SYNC 3 nell’area degli assistenti personali. Il passo successivo, prevede che i conducenti siano messi nelle condizioni non solo di parlare nella propria lingua madre, col proprio accento, ma anche di utilizzare il proprio lessico personale, per un linguaggio ancora più naturale.
Le auto sapranno analizzare e riconoscere la gestualità facciale e i movimenti oculari, per offrire ad esempio la possibilità di rispondere alle chiamate con un cenno della testa, regolare il volume della musica con gesti impercettibili o impostare la navigazione verso un luogo con una rapida occhiata direttamente sulla mappa. Il futuro della mobilità è ormai alle porte.