L’automobile del futuro sarà compatta, flessibile, elettrica e, allo stesso tempo, sufficientemente spaziosa per gli occupanti. Sebbene, apparentemente, alcuni di questi requisiti sembrino essere in contrasto tra loro, una possibile soluzione su come coniugare ingombri esterni ridotti e un’adeguata fornitura di centimetri per i passeggeri arriva dal progetto eWheelDrive Car a cui stanno lavorando Ford e il fornitore tedesco di componenti per auto Schaeffler.
Dalla sinergia tra i due gruppi è nata la Ford Fiesta eWheelDrive, un prototipo a zero emissioni allo scarico apparentemente identico alle comuni Fiesta in commercio, ma dalle quali si distingue per la collocazione dei due motori elettrici che ne assicurano la propulsione, due unità che sono state collocate dagli ingegneri direttamente all’interno delle ruote posteriori a tutto vantaggio dello spazio.
La vettura è dotata di speciali cerchi capaci non solo di contenere i motori, ma anche di dare alloggio al sistema di controllo della frenata, ai circuiti di raffreddamento e ai sistemi elettronici di assistenza alla guida. Questa soluzione ha consentito ai tecnici di guadagnare lo spazio che solitamente è riservato al propulsore termico e alla rispettiva trasmissione, con la speranza di fare da base per eventuali implementazioni future nei modelli destinati a un uso prettamente urbano.
Il Direttore Ricerca e Ingegneria Avanzata di Ford Europe, Pim van der Jagt, ha spiegato che:
Il progetto cui stiamo lavorando con Schaeffler apre nuove possibilità di sviluppo per i veicoli a zero emissioni, che possono guadagnarne in manovrabilità, ottimizzazione degli spazi ed efficienza. Guardando al futuro vediamo l’opportunità di esplorare nuove e innovative soluzioni per le vetture elettriche del domani, confrontandoci con le sfide che stiamo imparando a conoscere implementando questa tecnologia.
La tecnologia impiegata sulla Ford Fiesta eWheelDrive potrebbe essere ulteriormente affinata e adottata dalle citycar che il mercato automobilistico vedrà arrivare nei prossimi anni, fornendo una risposta alle sempre crescenti richieste di spazio e flessibilità da parte del pubblico. Il sistema installato sulla compatta americana si fa notare anche per la possibilità di far girare le ruote in modo che la vettura si sposti orizzontalmente, facilitando enormemente le manovre di parcheggio più complicate, che diventano così appannaggio anche dei conducenti meno avvezzi a questo genere di azioni.
Nei prossimi anni, precisamente entro il 2015, Ford sarà impegnata nel progetto MEHREN (Multimotor Electric Vehicle with Highest Room and Energy Efficiency), che la vede ancora una volta a fianco di Schaeffler, ma con l’apporto di Continental, RWTH Aachen e l’Università di Scienze Applicate di Regensburg. Lo scopo dei lavori sarà quello di costruire due nuovi prototipi elettrici funzionanti caratterizzati da un’alta efficienza energetica e da un intelligente sfruttamento degli spazi che mira a offrire abitacoli accoglienti a fronte di ingombri esterni molto contenuti.