L’Ovale Blu lancerà sul mercato un veicolo a guida autonoma dedicato al ride sharing nel 2021. È questa la roadmap di Ford legata alle self-driving car, come confermatoci anche la scorsa settimana direttamente da Don Butler (Executive Director, Connected Vehicle and Services), in occasione dell’evento AppLink Mobility Challenge andato in scena a Berlino. Si tratterà di una vettura “Level 4”, ovvero in grado di gestire ogni aspetto degli spostamenti senza l’intervento attivo da parte di un conducente su volante, cambio o pedali.
Al momento l’azienda sta sottoponendo la tecnologia a test nella struttura Mcity, oltre che sulle strade pubbliche di Arizona, Michigan e California, laddove le normative che regolano il codice stradale lo consentono. I risultati finora ottenuti sono ben sintetizzati dal filmato in streaming di seguito, che mostra il percorso ripreso da un punto di vista in soggettiva sul cruscotto e poi lo stesso movimento rappresentato in 3D attraverso la ricostruzione elaborata in tempo reale dal complesso sistema di bordo che mischia telecamere, radar e LIDAR. Sarà l’insieme di questi occhi elettronici e sensori a raccogliere i dati necessari per capire cosa avviene intorno al veicolo, regolando l’andatura e prendendo decisioni in caso di emergenza.
Sempre a Berlino, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Doug Nicoll di Ford of Europe. Un incontro da cui è emerso chiaramente come l’avvento della guida autonoma non richiederà solo un perfezionamento dei sistemi di bordo, ma anche (e forse ancor prima) un cambiamento culturale: sarà necessario spiegare alle persone i reali vantaggi della tecnologia, illustrandone i benefici e informando su ciò che comporta salire su un veicolo senza volante, freno o acceleratore. Eccone un estratto.
Stiamo parlando di un cambiamento culturale?
Sì, richiede un cambiamento. Bisogna spiegare alle persone quali sono i reali vantaggi, ma anche dimostrare che si tratta di una tecnologia sicura. Effettivamente, è una delle sensazioni più strane al mondo quando qualcuno ti dice: “Ok, togli le mani dal volante”, ma funziona. È necessario costruire un rapporto di fiducia.