Ford ha scelto: è Londra il luogo in cui dovrà sbocciare la smart mobility. L’annuncio non si presta però ad interpretazioni di sorta: l’Ovale Blu ha infatti intenzione, dopo anni di progetti e sperimentazioni, di mettere a terra tutto quanto ipotizzato nel recente passato, arrivando a specifici risultati. La parola magica è stata infatti proferita: nel “breve periodo” Ford vuole avere a disposizione le prime soluzioni in grado di fare la differenza per il futuro della mobilità.
Situato all’interno del Here East Campus, lo Smart Mobility Innovation Office segna l’inizio di un nuovo approccio imprenditoriale, posizionando l’Ovale Blu tra i leader europei nell’applicazione della cultura del disruption e Innovation nelle sue diverse declinazioni commerciali, digital nonché accademiche.
Ford inaugura lo Smart Mobility Innovation Office
L’impegno di Ford è tutto fuorché estemporaneo: due centri di ricerca sono già stati aperti a Dearborn e Palo Alto, con Londra che va a completare il trittico.
Gli studi sono inoltre di lunga gittata, attraversando tanto il tema della sicurezza quanto quello della connettività, cercando soluzioni per frenate, illuminazione, elementi di mobilità integrata ed altro ancora. Il problema della mobilità è stato infatti abbracciato dal gruppo come questione olistica a cui dover dare una risposta su più livelli: dall’innovazione di bordo alla capacità di dialogo tra i singoli elementi coinvolti (segnali stradali, automezzi, pedoni, veicoli, reti mesh), passando per car-pooling e car-sharing, fino alla capacità di organizzare al meglio diversi mezzi per ottenere un servizio di mobilità che sappia meglio rispondere alle maturate esigenze dei grandi centri urbani.
«Scegliere di allocare il nostro team nella culla dell’innovazione nel campo della mobilità a Londra, è fondamentale per accelerare l’apprendimento e lo sviluppo di nuove tecnologie». Continua inoltre Steven Armstrong, Vice President e President of Europe, Middle East and Africa, Ford Motor Company: «la sede in Here East ci permetterà una maggiore collaborazione e soprattutto di applicarci nello sviluppo di soluzioni dettate dal così detto pensiero out of the box, assolutamente necessarie per affrontare le sfide della mobilità futura».
Il centro di ricerca londinese aprirà entro la fine dell’anno ed ospiterà fin da subito 40 tecnici il cui obiettivo dovrà essere quello di cercare soluzioni mirate per la specificità del tessuto urbano della città. Questo sta cercando Ford: una volta studiato e metabolizzato il problema, ora il gruppo vuole mettere in campo soluzioni tangibili e concrete, in attesa dello step successivo che dovrà chiaramente trasformare queste ultime in business. La credibilità dell’approccio sta nella progettualità che ha avvicinato Ford alla mobilità in modo progressivo, maturando per tempo la strategia che viene ora ad avere attuazione. Nel breve periodo le soluzioni Ford per la mobilità intelligente saranno un nuovo asset per l’azienda e un nuovo biglietto da visita per l’Ovale Blu nel mondo.