Perché la guida autonoma possa un giorno essere introdotta su larga scala è necessario che la normativa legata al codice stradale venga aggiornata, così da tener conto di quanto comporta la circolazione delle self-driving car. Saranno inoltre indispensabili un adeguamento nelle modalità di copertura assicurativa delle vetture e un balzo culturale da parte di chi viaggia, per accogliere nel migliore dei modi ciò che ha da offrire questo tipo di tecnologia. Ancor prima, per gli automaker è obbligatorio affrontare un’intensa, severa e attenta fase di test, così da mettere alla prova i sistemi di bordo in ogni possibile condizione.
Mcity: una città per i test
Lo sanno bene gli ingegneri Ford, al lavoro ormai da un decennio su progetti di questo tipo. L’azienda dell’Ovale Blu ha intenzione di confermarsi all’avanguardia per quanto riguarda innovazione e ricerca: a dimostrarlo il fatto che è la prima a sfruttare l’area di Mcity per raccogliere feedback e dati sul prototipo chiamato Ford Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle. Si tratta di una struttura che si estende su un totale di circa 130.000 metri quadrati, realizzata dalla University of Michigan all’interno del Mobility Transformation Center, con l’obiettivo di riprodurre in un ambiente controllato tutte quelle situazioni che si incontrano normalmente alla guida.
Ci sono dunque semafori, strisce pedonali, piste ciclabili, segnaletica orizzontale e verticale, idranti, rotatorie, tunnel, marciapiedi, rampe, edifici di ogni tipo, tratti di carreggiata a più corsie e molto altro ancora. Lo stesso vale per il fondo: si passa dall’asfalto al cemento, fino ai mattoni e al fango. L’obiettivo è ovviamente quello di simulare nel modo più fedele possibile il mondo reale, così da consentire lo svolgimento di test che forniscono informazioni affidabili sul comportamento di una self-drive car nelle strade di tutto il mondo, in tutta sicurezza.
Oltre a questo, Ford continuerà a condurre i propri studi anche nelle strutture di Dearborn e Romeo, in Michigan. Di seguito una dichiarazione rilasciata da Peter Sweatman, direttore del Mobolity Transformation Center.
Siamo lieti di dare il benvenuto a Ford in qualità di primo automaker a sfruttare Mcity per il test dei veicoli a guida autonoma. La struttura offre un ambiente unico che simula il mondo reale e aiuta ad accelerare lo sviluppo della tecnologia self-driving, rafforzando la partnership esistente con i ricercatori della University of Michigan.
Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle
Ford ha presentato il progetto Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle nel 2013. Realizzato in collaborazione con University of Michigan e State Farm Insurance, ha come obiettivo principale quello di migliorare la tecnologia integrata nei sensori che captano e interpretano in tempo reale ciò che avviene intorno alla vettura. Il sistema, una volta perfezionati gli algoritmi di elaborazione dei dati, potrà essere equipaggiato sui veicoli di prossima generazione commercializzati dal gruppo.
Il funzionamento si basa sulla fusione tra le tecnologie di guida semi-assistite già offerte oggi (ad esempio le videocamere frontali) e sistemi più evoluti: dai sensori LiDAR (Light Detection and Ranging) agli algoritmi che si occupano della mappatura del territorio in tempo reale, creando un modello 3D della strada costantemente analizzato alla ricerca di altri veicoli, pedoni, segnaletica e tutto ciò che può occupare la carreggiata. Queste le parole di Ryan Eustice, professore associato della University of Michigan e collaboratore dell’automaker in questo progetto.
L’obiettivo di Mcity è quello di ottenere un fattore di scala. Ogni miglio percorso rappresenta 10, 100 o 1.000 miglia di guida su una strada reale in termini di abilità nel comprendere come si verificano gli eventi in situazioni difficoltose.
Per la società di Dearborn il futuro della mobilità passa dall’introduzione di tecnologie e sistemi che sappiano innovare, rendere più piacevoli e sicuri gli spostamenti: non solo su quattro ruote, ma anche con l’impiego di e-bike e trasporto pubblico. Un’idea evoluta e intelligente del concetto di viaggio, in cui si integra alla perfezione la guida autonoma. L’iniziativa messa in campo presso Mcity costituisce dunque un’opportunità importante per Ford, così come sottolinea Raj Nair, vicepresidente della divisione Global Product Development.
Mettere alla prova la flotta di veicoli autonomi di Ford a Mcity rappresenta l’occasione per condurre test in ambiente urbano, ma in modo totalmente sicuro, per queste nuove tecnologie. Si tratta di uno step importante per arrivare a migliorare la vita di milioni di persone, rendendo più efficiente la loro mobilità.