Tra le conferme e le smentite c’è una via intermedia che potrebbe validare quelli che sono i rumor odierni: il Google Phone arriverà sul mercato internazionale nel 2008. Ma per arrivare all’ipotesi finale occorre ripercorrere le tappe pregresse.
Capitolo 1: Isabela Aguilera, massimo rappresentante Google nella penisola iberica, dichiara espressamente al quotidiano spagnolo Noticias.com «i nostri ingegneri dedicano parte del loro tempo alla progettazione di un telefono cellulare». Sembra fatta: i rumor dei mesi precedenti trovano sfogo in dichiarazioni ufficiali, le interpretazioni in merito si sprecano.
Capitolo 2: Google getta in campo Vinton Cerf per smentire con forza le ipotesi emerse. Queste le parole esatte di Cerf: «diventare produttori di apparecchiature è cosa ben lontana dal nostro modello di business». I rumor improvvisamente si spengono, l’ipotesi del Google Phone sembra inabissarsi improvvisamente.
Eppure uno spiraglio c’è, ed è quello nel quale si avventura ora Digitimes confortato dal possibilismo di Engadget: entro la fine dell’anno Google potrebbe presentare il suo telefonino e l’approdo sul mercato potrebbe avvenire nel 2008. A conferma di quanto asserito da Cerf, non sarebbe Google a produrne l’hardware: il dispositivo sarebbe affidato alle cure della High Tech Computer (HTC), godrebbe di connettività 3G ed EDGE, non avrebbe funzionalità GPS. Il Google Phone porterebbe precaricato tutto quanto necessario per i servizi Gmail e Google Search e la distribuzione avverrebbe con il supporto di provider europei quali Orange. Il Google Phone, pur se prodotto materialmente da HTC, non ne riporterebbe il logo impresso.
Google non conferma nè smentisce, HTC tace. Il rumor è destinato presumibilmente a rimanere tale. Il quadro dipinto da Digitimes, in ogni caso, non va contro le prime ipotesi di alcuni mesi fa ed al tempo stesso non si scontra con le smentite di Cerf: Google potrebbe semplicemente sfruttare i propri servizi ed il proprio brand per lanciare sul mercato un device innovativo in grado di potenziare l’uso dei suoi strumenti in ambito mobile.