“Il gioco è bello quando dura poco”, recita un antico proverbio. E anche quando si tratta di videogiochi l’equazione dovrebbe essere la stessa, più o meno. E lo sa bene Brett Belsky, 29enne insegnante di ginnastica di Brooklyn che ha giocato con i suoi alunni a Fortnite. Non lo ha fatto a scuola, ma la scelta che gli è comunque costata il posto di lavoro.
Quando Brett Belsky ha sentito di alcuni suoi studenti parlare di videogiochi Xbox ha detto loro che avrebbe giocato insieme a Fortnite qualora si fossero comportati bene in classe. Uno stratagemma adottato dall’insegnante per avvicinarsi al mondo dei giovanissimi, invogliandoli al contempo ad assumere un comportamento corretto e responsabile in aula.
Come insegnante cerchi di fare il meglio che puoi. Questi bambini parlavano di videogiochi – ha spiegato Belsky – Mi sono detto: se voglio fare questo lavoro bene, forse devo giocare contro di loro.
Il professore ha chiesto ai suoi ragazzi di chiedere il consenso dei genitori prima di giocare con lui. E così, lo scorso marzo, Belsky ha giocato a Fortnite per circa 20 minuti contro due suoi alunni, di 11 e 12 anni.
Uno dei due scolari ha parlato della singolare sfida al padre che il giorno successivo ha riferito il fatto al preside Kensington School.
I dipendenti della scuola non dovrebbero interagire con gli studenti online eccetto che per motivi scolastici – ha spigato un portavoce della scuola
Belsky ha poi ammesso che effettivamente avrebbe dovuto parlare della cosa con i superiori e il preside prima di mettere in atto la sua iniziativa, ma ha anche sottolineato di essere rimasto perplesso dal licenziamento. Dal canto suo, Belskey ha deciso di fare ricorso. L’udienza si terrà a fine mese e verrà deciso del futuro professionale del professore di ginnastica.
L’insegnante si difende dichiarando di aver provato a “connettersi con le nuove generazioni”.
Questo gioco – spiega – è follemente popolare tra loro. Devo trovare il modo per raggiungere questi bambini, per fare al meglio il mio lavoro. Amo quello che faccio. Sono un bravo insegnante