Nei prossimi anni vedremo in circolazione numerosi gadget futuristici, tra cui i Google Glass e gli smartwatch che i principali produttori lanceranno sul mercato. Ci sono inoltre diversi studi sulla cosiddetta elettronica indossabile (o wearable computing) che permetterà di creare dispositivi con forme e materiali completamente differenti da quelli attuali. Due aziende, ISORG e Plastic Logic, hanno realizzato il primo sensore di immagine al mondo in plastica. Anche la fotocamera potrebbe un giorno essere integrata nei vestiti.
Il primo prototipo è stato presentato alla conferenza internazionale LOPE-C 2013, in corso a Monaco in Germania. Il sensore è stato ottenuto mediante la deposizione di fotorilevatori organici su un supporto costituito da transistor organici a film sottile in plastica. Il sensore ha un’area attiva di 4×4 centimetri, mentre la risoluzione è 94×95 pixel. Ogni pixel ha una dimensione di 175 micrometri con una spaziatura di 200 micrometri. Il “backplane” trasmissivo e flessibile rappresenta il punto di partenza per la produzione di sensori con una maggiore area sensibile. Allo stato attuale non è possibile pensare di poter sostituire la fotocamera di uno smartphone, ma ciò potrebbe accadere molto presto.
La tecnologia sviluppata da ISORG e Plastic Logic apre le porte a diverse applicazioni pratiche in vari settori dell’industria. Il sensore potrebbe essere utilizzato per la diagnostica e nelle apparecchiature biomedicali, nel commercio elettronico e nei sistemi di accesso (lettura delle impronte digitali), oppure come superficie di scansione e interfaccia utente interattiva per tablet, smartphone e smartwatch. La stessa tecnologia può trovare posto nei display OLED flessibili e negli LCD indistruttibili, ad esempio per i lettori di ebook. ISORG ha pianificato l’avvio della produzione di massa entro la fine del 2014.