In fotografia l’obiettivo (in italiano è considerata corretta anche la grafia “obbiettivo”) è il dispositivo che si occupa di catturare la luce della scena inquadrata e convogliarla al corpo macchina. Questa, che una volta finiva per impressionare la pellicola con le apparecchiature analogiche, oggigiorno viene indirizzata sul sensore e di conseguenza genera l’immagine digitale che sarà poi salvata nelle schede di memoria.
All’atto di acquisto di una reflex, la scelta dell’obiettivo è un passo fondamentale poiché indirizza il tipo di fotografia che si vuole andare a scattare con la propria macchina.
Dal punto di vista costruttivo un obiettivo, che si può altrimenti definire ottica, è composto da un telaio dalla forma pressoché cilindrica, all’interno del quale sono posizionate alcune lenti. L’immagine allegata di seguito, che lo mostra in sezione, risulta particolarmente efficace per capire cosa si trova al suo interno. La disposizione delle lenti, così come la loro forma e la distanza che le separa, contribuisce a stabilire valori come la lunghezza focale e dunque a distinguere fra grandangoli (focale inferiore ai 50 mm) e teleobiettivi (maggiore di 50 mm). Per questo motivo chi utilizza una fotocamera a ottiche intercambiabili ha la possibilità di scegliere quale obiettivo montare a seconda della situazione e delle specifiche esigenze.
Volendo inquadrare un panorama includendo nell’immagine finale tutti gli elementi che lo compongono, ad esempio, è consigliato l’utilizzo di un grandangolo o comunque di un’ottica inferiore ai 50 mm, mentre se ci si trova lontani dal soggetto e si desidera effettuare uno zoom è necessario montare un teleobiettivo. Scegliere l’una o l’altra focale ha conseguenze dirette anche su parametri come la zona di messa a fuoco e l’apertura del diaframma.
Solitamente ogni casa produttrice utilizza un proprio sistema di montaggio, dunque (volendo sintetizzare il più possibile) un’ottica prodotta da Nikon non sarà compatibile sulle fotocamere Canon e viceversa. Nella scelta dell’obiettivo da acquistare bisogna tenere conto di alcuni fattori: innanzitutto cosa si ha intenzione di fotografare, poi il budget a disposizione. Non bisogna nemmeno trascurare il peso dell’ottica: portare con sé per un’intera giornata una componente da 200 grammi oppure una da 500 grammi non è lo stesso e può influire sulla stabilità di chi scatta generando un indesiderato effetto mosso. Comprare un obiettivo di qualità elevata rappresenta un investimento, ma garantisce al tempo stesso la possibilità di effettuare scatti privi di distorsioni e utilizzando diaframmi molto aperti anche con focali parecchio lunghe.
Chi si avvicina al mondo delle reflex può optare per l’acquisto di un kit iniziale, in cui solitamente insieme al corpo macchina viene fornito un obiettivo adatto per cominciare a sperimentare con il mondo della fotografia. Spesso di tratta di un 18-55 mm, talvolta di un 18-105 mm, con quest’ultimo preferibile per chi sa in anticipo di voler scattare in situazioni dove tornerà utile disporre di un discreto zoom.
Come scegliere l’obiettivo
Nella scelta dell’obiettivo da acquistare è bene tenere in considerazione innanzitutto cosa si desidera fotografare. Ad esempio, se si pensa di voler immortalare una serie di panorami includendo nell’immagine finale tutti gli elementi che lo compongono un grandangolo (lunghezza focale inferiore ai 50 mm) può essere l’opzione più indicata. Lo stesso vale per gli scatti effettuati durante eventi come spettacoli o concerti, dove è necessario far entrare in un’unica inquadratura tutti gli elementi sul palco.
Nella fotografia naturalistica, invece, un teleobiettivo (lunghezza focale superiore da 50 mm, anche fino a 300 e oltre) risulta utile per effettuare uno zoom da lontano sul soggetto o su una parte di esso, isolandolo dal contesto che lo circonda. Lo stesso vale per gli eventi sportivi, in cui solitamente ci si trova lontani da alcune zone del campo di gioco, impossibilitati ad avvicinarsi fisicamente agli atleti.
Altre scelte sono rappresentate dagli obiettivi fissi (che non permettono di variare la lunghezza focale) e dal fisheye (o ultragrandangolo, con lunghezze anche inferiori ai 10 mm), ma si tratta di ottiche che è bene consigliare solo a chi ha già una certa dimestichezza con la fotografia, poiché pur essendo estremamente efficaci se utilizzati nel modo corretto offrono meno versatilità per chi è alle prime armi.