A distanza di 24 ore dalla partnership firmata con Toyota, con tanto di investimento e accordo sul leasing delle vetture, Uber mette a segno un’altra importante stretta di mano: protagonista in questo caso è Foursquare, con cui prende il via un rapporto di collaborazione esteso a livello globale (con particolare esclusiva negli USA) e per la durata di più anni.
Secondo quanto spiegato direttamente da Foursquare, il social network metterà a disposizione di Uber i “Point of Interest” (POI), ossia i nomi di ristoranti o altri business che gli utenti potrebbero desiderare di raggiungere una volta saliti a bordo. Per Uber trattasi di un servizio di particolare interesse poiché grazie a Foursquare diventa possibile andare oltre i pochi POI indicati su Google Maps per raggiungere la capillarità desiderata. L’utente pronto a salire in auto, insomma, non dovrà più fornire l’indirizzo esatto che intende raggiungere, ma potrà semplicemente enunciare il nome della location (ad esempio il nome di un bar, o di una azienda, o di un monumento).
La partnership crea anzitutto una concreta semplificazione per gli utenti, risolvendo facilmente quelle situazioni in cui dovesse rendersi complesso il reperimento di un indirizzo. Inoltre viene creato un layer logico che si sovrappone a quello della viabilità tradizionale: il nome delle vie rimane appannaggio del navigatore, mentre le indicazioni fornite a Uber per indirizzare il viaggio potranno essere fornite senza dover giocoforza indagare sull’indirizzo specifico della propria destinazione.
Il primo approccio tra le parti risale ormai ad un anno fa, quando Foursquare ha integrato Uber nella propria applicazione: una volta identificata la località desiderata, un apposito pulsante consente di chiamare direttamente un autista Uber per i propri spostamenti. A distanza di un anno «il cerchio si chiude» tramite una mossa simmetrica: dopo aver ospitato la controparte, ora è Foursquare ad essere ospitata su Uber per un patto di lunga durata che sposa i due brand in uno dei momenti cruciali per il futuro del ride sharing.