Nuovi aggiornamenti sul caso dello sfruttamento in Cina dei lavoratori Foxconn, il partner produttivo principale di Cupertino. Nonostante le telecamere di ABC abbiamo mostrato una realtà sì noiosa ma non del tutto degradante, e sebbene Fair Labour Association abbia rilevato una situazione più rosea rispetto alle aspettative, un’inquietante indiscrezione ha fatto capolino sul Web: Foxconn avrebbe nascosto lavoratori minorenni prima dell’arrivo di FLA.
È Debby Sze Wan Chan del progetto Students & Scholars Against Corporate Misbehavior (SACOM) a lanciare l’allarme ai giornalisti di AppleInsider: Foxconn, appreso l’imminente arrivo degli incaricati di Fair Labour Association, avrebbe spostato i lavoratori minori in altri dipartimenti e, in alcuni casi, avrebbe sospeso i giovanissimi dalle loro occupazioni fino a data da destinarsi, ovviamente finché le luci dei media sugli impianti produttivi cinesi non si spegneranno.
«A tutti i lavoratori sotto l’età minima legale, sotto i 16-17 anni, non sono stati assegnati lavori o sono stati spediti in altri dipartimenti. I lavoratori di Foxconn non credono che Apple si interessi di loro».
SACOM, che da tempo protesta contro lo sfruttamento in ogni azienda tecnologica cinese, non è riuscita negli anni a ottener molto. Tutte le manifestazioni sono state opportunamente bloccate e altre forme di sensibilizzazione, come le petizioni, sembrano essere passate inascoltate dalle autorità. E nemmeno Apple, in realtà, sembra avere il potere di far molto:
«Apple ha il suo codice di condotta, ma è solamente un pezzo di carta senza un meccanismo che possa implementare questi standard. Quando chiediamo ad Apple di risolvere il problema, non è solo perché Apple è sotto le luci dei media, ma anche perché la società ha pubblicamente promesso molte cose, come ad esempio condizioni di lavoro dignitose fra i propri partner.»
Gli accordi tra i partner orientali e Apple consentono l’impiego di lavoratori di 16-17 anni quando permesso dalla legge, purché si mettano in atto particolari misure protettive nei loro confronti, sia a livello di mansioni che di salario. Non sono ammessi, invece, dipendenti di età inferiore. A quanto pare, però, in quel di Foxconn verrebbero impiegati un numero indefinito di minori in età adolescenziale, spesso assoldati al di fuori delle leggi vigenti e forse impiegati sul mercato nero del lavoro. La domanda che sorge spontanea è perciò solamente una: di cosa Cupertino è davvero a conoscenza dei produttori di terze parti? Quanto sfugge al controllo della Mela?