Foxconn sta cercando di svincolarsi da Apple, ma la sua strategia rischia di mettere in evidenza l’esistenza di una iTV, la smart-tv che il gruppo di Cupertino potrebbe presentare entro la fine dell’anno o forse a 2014 già iniziato. Secondo un report del The New York Times, l’azienda cinese starebbe cercando di “contemplare una vita oltre Apple”. Ma i fatti sembrerebbero invece indicare una realtà opposta.
Non si può di certo biasimare l’azienda cinese nel voler cercare altre aree produttive oltre Apple – si ricordi come Foxconn operi per tutti i maggiori player del mercato – perché sembra abbia perso il 19% dei propri guadagni nell’ultimo anno proprio data la riduzione degli ordini degli iDevice. Ma questa “vita lontana” dalla Mela morsicata potrebbe passare per l’acquisizione di alcune linee Sharp per la produzione di televisori intelligenti: che si tratti di una sorta di training per quando Apple effettivamente lancerà la fabbricazione della sua iTV?
Già da tempo si vocifera che Apple sia interessata a far produrre il suo televisore magico proprio a Sharp, perché molto incuriosita dalle tecnologie a disposizione dell’azienda, a partire dai pannelli IGZO che tanto ha apprezzato per i device iOS. Il tentativo di Foxconn di inserirsi nella produzione di TV Sharp, allora, potrebbe essere letto come una mossa per aver comunque controllo sulle novità da Cupertino o, fatto quest’ultimo più probabile, per non farsi trovare impreparata quando gli ordini di iTV effettivamente arriveranno. D’altronde, gran parte degli analisti di mercato pensano che il desiderio di integrazione verticale che Foxconn ha manifestato su Sharp sia proprio un’anticipazione dell’imminente schermo tuttofare da salotto di Apple. Nuova vita, insomma, ma non così lontana da Apple come il colosso asiatico vorrebbe far credere.
I rapporti tra Apple e Foxconn continuano da anni e si sono intensificati con il successo dei device iOS. Non sono di certo mancate le polemiche, soprattutto in merito alle condizioni di sfruttamento dei dipendenti che hanno richiesto un intervento diretto di Tim Cook e di The Fair Labour Association, ma non vi è motivo di credere che la Mela possa presto abbandonare un partner di lungo corso. Sarà proprio la sindrome del paventato abbandono, tuttavia, ad aver spinto Foxconn verso questo singolare interesse per Sharp?