Hon Hai Precision, gruppo asiatico a capo di tutte le attività delle industrie Foxconn, ha annunciato che gli stipendi dei propri dipendenti impiegati negli impianti di Taiwan saranno aumentati. Le numerose proteste, oltre ai tragici episodi che hanno interessato il personale delle fabbriche dove prendono vita alcuni dei più celebri dispositivi Apple, sembrano dunque aver portato a una svolta significativa nella gestione della forza lavoro.
L’azienda, stando a quanto riportato sulle pagine di AllThingsD, ha deciso di concedere un compenso maggiore per attirare nuovo personale e mantenere quello già assunto. Un segnale positivo, dunque, che si aggiunge a quelli giunti di recente dai vertici di Foxconn in Cina, che hanno dichiarato il loro impegno e la loro disponibilità affinché i lavoratori possano beneficiare di condizioni migliori rispetto al passato, senza l’obbligo di essere sottoposti a turni estenuanti.
Anche la recente visita del CEO Tim Cook in terra asiatica potrebbe aver influito su questo processo. Inoltre, in occasione del lancio del nuovo iPad sono andate in scena proteste presso gli Apple Store di alcune tra le più importanti città americane (Washington, New York e San Francisco), finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica e a chiedere giustizia per chi si occupa in prima persona della produzione e dell’assemblaggio della linea iOS.
In particolare, a mettere Hon Hai Precision sotto una cattiva luce sono stati alcuni episodi risalenti agli anni scorsi. Nel 2010 si sono registrati diversi suicidi da parte degli operai dell’impianto di Shenzen, mentre nel 2011 un’esplosione ha ucciso quattro lavoratori nello stabilimento di Chengdu.