«Se si parte dall’ipotesi che “è meglio che parlino poco di noi” e “solo se affermano qualcosa di sbagliato, noi reagiamo”, questa mentalità è perdente in partenza. Non si può essere semplicemente reattivi nella dinamica delle comunicazioni sociali»: con queste parole padre Enzo Fortunato non solo descrive quello che è un nuovo modo di approcciare la tecnologia da parte della Chiesa, ma introduce e spiega altresì quelle che sono le motivazioni a monde del progetto “Frame“.
Frame è una mediateca pensata specificatamente per dare nuova forma al messaggio francescano. Partendo proprio dalla Basilica di San Francesco d’Assisi, partendo dal messaggio del Santo, dalla sua vita e dalle opere d’arte che ne impreziosiscono i luoghi sacri, l’obiettivo è quello di dare nuova linfa al messaggio di evangelizzazione. Ed in tal senso anche le nuove tecnologie possono essere estremamente utili:
Il termine “vangelo”, ai tempi di Gesù, era usato dagli imperatori romani per i loro proclami. Indipendentemente dal contenuto, essi erano annunci di salvezza, perché l’imperatore era considerato come il signore del mondo ed ogni suo editto come foriero di bene; ciò che veniva dall’imperatore – era l’idea soggiacente – è messaggio salvifico, non è semplicemente notizia, ma trasformazione del mondo verso il bene. Applicare da parte degli evangelisti questa parola alla predicazione di Gesù ebbe dunque un senso fortemente critico, come dire: Dio, non l’imperatore, è il Signore del mondo, e il vero Vangelo è quello di Gesù Cristo, un messaggio autorevole, che non è solo parola, ma realtà. Il Vangelo è discorso non solo informativo, ma operativo, non è solo comunicazione, ma azione, forza efficace, che entra nel mondo salvandolo e trasformandolo.
Frame
Tre sale multimediali con proiezione di documentari sulla vita di San Francesco, per conoscerne più direttamente l’esempio ed il messaggio; cinque postazioni multimediali; due maxischermi da 10 metri quadri; due schermi touchscreen; uno schermo 3D in grado di trasmettere il primo documentario in tre dimensioni sulla storia della Chiesa; postazioni interattive per apprezzare da vicino i dettagli artistici della Basilica, documenti antichi, manoscritti, bolle papali ed altro ancora. Più di 1000 immagini consultabili in tutto, concentrando così sulle nuove tecnologie una modalità più diretta di accesso al valore che la Basilica è in grado di esprimere per fedeli e turisti. Tra i documenti disponibili figura anche il “Codice 338”, manoscritto contenente «la più antica versione conosciuta del Cantico di Frate Sole che segna l’inizio della letteratura italiana in volgare».
La novità non è dunque nel messaggio: quel che cambia è la forma del messaggio stesso, il canale attraverso cui è veicolato e l’approccio della Chiesa nel proprio sforzo di evangelizzazione. Partendo da San Francesco, uno dei cardini della cristianità e luogo di culto tra i più celebri del nostro paese.
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