La release Marshmallow di Android passa in doppia cifra. Le statistiche aggiornate per la frammentazione del sistema operativo fotografano la crescita della versione più recente tra quelle disponibili. Una crescita costante e progressiva, ma ancora troppo lenta per poter pensare che la soluzione del problema sia ottenibile in tempi rapidi, nonostante le iniziative fino ad oggi messe in campo da Google.
Marshmallow arriva al 10,1%, aumentando la propria quota del 2,6% rispetto alla rilevazione di inizio maggio. Il segno positivo è dovuto innanzitutto alla commercializzazione di nuovi dispositivi (smartphone e tablet) equipaggiati al lancio con questa versione della piattaforma, poi dal rilascio degli aggiornamenti ufficiali per i device già sul mercato da parte dei produttori. Segue Lollipop con il 35,4% (-1,2%) suddiviso tra il 15,4% della 5.0 e il 20,0% della 5.1. Dietro KitKat con il 31,6% (-0,9%), Jelly Bean che si assesta al 18,9% (-1,2%) diviso tra il 6,8% delle release 4.1.x, il 9,4% delle 4.2.x e il 2,7% della 4.3.
Chiudono l’elenco Ice Cream Sandwich all’1,9% (-0,1%), Gingerbread al 2,0% (-0,2%) e infine Froyo che rimane stoicamente ancorato al proprio 0,1%. Le statistiche sono state rilevate dal gruppo di Mountain View analizzando la totalità dei dispositivi che hanno effettuato l’accesso alla piattaforma Play Store, attraverso l’applicazione ufficiale, in un periodo di sette giorni concluso lunedì 6 giugno.
Mentre la frammentazione rimane una questione spinosa per l’ecosistema mobile di bigG, si avvicina il debutto di Android N. Il suo esordio contribuirà a rendere ancora più spezzettato il panorama, reiterando una dinamica giù vista più volte nel corso degli ultimi anni. Servirà una maggiore cooperazione tra Google e i produttori per porre rimedio alla situazione, poiché le iniziative finora messe in campo non hanno portato ai risultati sperati.