All’inizio di luglio il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la creazione di una forza armata spaziale, proprio come gli Stati Uniti, per la difesa dei satelliti del Paese. Al riguardo la ministra della Difesa francese ha annunciato un programma per lo sviluppo di nano satelliti dotati di armi e laser, come riporta Le Point.
Entro settembre l’aeronautica francese dovrebbe cambiar nome in “l’Armata del cielo e dello spazio”, quindi l’annuncio era estremamente serio. Il ministro Florence Parly ha annunciato che la Francia ridistribuirà 700 milioni di euro dal bilancio militare per la difesa spaziale, con oltre 4,3 miliardi di euro da spendere entro il 2025. Quel denaro è destinato al potenziamento della rete francese di satelliti per comunicazioni militari Syracuse, che sono gestiti dalla marina francese.
I militari vogliono che la prossima generazione di satelliti arrivi con telecamere per identificare gli avversari, con una nuova generazione equipaggiata con mitragliatrici e laser per attaccare e disabilitare altri satelliti. La ministra della Difesa afferma anche che vuole essere in grado di lanciare in orbita sciami di nano satelliti in grado di proteggere siti strategici e di avere la possibilità di lanciare rapidamente satelliti per sostituire quelli che sono stati persi. Le Point afferma che i militari vogliono che questi sistemi siano operativi entro il 2030.
Parly ha affermato che l’obiettivo non è quello di passare all’offensiva per eliminare i satelliti nemici: “la difesa attiva non è una strategia offensiva; è autodifesa“, osservando che se il paese è in grado di identificare un altro che commette un atto ostile, sarà in grado di rispondere.
In effetti dopo terra, acqua e aria, lo spazio è sempre più considerato ormai come il quarto campo di battaglia e anche Stati Uniti, Cina e Russia stanno investendo molto in questo settore. In futuro si parlerà parecchio di satelliti, anche per quanto riguarda il delicato tema dello spionaggio.