La banda larga mobile è prossima alla saturazione, queste le parole di Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, in un’intervista al Financial Times riportata da Repubblica.it. Dichiarazioni forti che però non sono nuove perché più volte si è affrontato il tema del boom della banda larga mobile e degli enormi problemi infrastrutturali che ne sono derivati. Franco Bernabè spiega infatti come il grande successo di smartphone come l’iPhone o quelli dotati di sistema operativo Android e Windows Phone abbiamo generato da soli il grande boom dell’internet in mobilità.
Numeri alla mano, solo nel 2011 sono stati venduti oltre 360 milioni di smartphone, una cifra che per il presidente di Telecom Italia è destinata a salire enormemente nel 2012.
Complessivamente oggi gli smartphione e i device mobili in genere sono oltre 1 miliardo e Telecom Italia stima che nel 2015 arrivino a quota 2,5 miliardi. Dal calcolo sono già escluse le chiavette Internet e i tablet, tutti dispositivi che sfruttano le reti mobili e che già oggi farebbero lievitare il conto a 6,6 miliardi di device mobili attivi. Numeri impressionati che fanno capire bene il grado di stress a cui sono sottoposte oggi le reti mobili dei gestori di tutto il mondo.
Franco Bernabè sottolinea non solo l’alto numero di utenze connesse alle reti mobili, ma anche il grande consumo di banda dipeso dal fatto che gli utenti sfruttano la banda larga mobile non solo per navigare ma anche per accedere a contenuti come video e giochi molto esosi in termini di banda. Per capire meglio di cosa il presidente di Telecom Italia stia parlando basta pensare che il traffico dati su rete mobile odierno è pari a 8 volte quello complessivo dell’intera rete Internet nel 2000.
Questo enorme stress causerebbe dunque molti problemi alle infrastrutture mobili che andranno risolti investendo in una costosissima ristrutturazione delle infrastrutture di rete. Secondo una stima della Gsma (associazione degli operatori per cellulari) nei prossimi anni gli operatori in tutto il mondo spenderanno più di 800 miliardi di dollari per adeguare le loro reti mobili.
Spese che però andranno ammortizzate in qualche modo, perché come sottolinea Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, la banda larga mobile genere più costi che entrate. E allora che fare? Tornano dunque di attualità le affermazioni sempre del presidente di Telecom Italia fatte pochi giorni fa al World Mobile Congress 2012 di Barcellona in cui si evidenziavano alcune proposte di soluzioni per trovare nuovi fondi per le reti mobili tra cui quella di far partecipare alle spese i colossi come Apple e Google che sfruttano massicciamente le reti mobili per il proprio business.