La firma è stata posta, il gruppo Iliad di proprietà dell’imprenditore francese Xavier Niel ha stretto un accordo con Hutchison e Vimpelcom per la vendita delle torri di trasmissione e delle frequenze in eccedenza nel caso i due gruppi dovessero portare a termine la fusione tra 3 Italia e Wind. Dopo le indiscrezioni sul braccio di ferro tra Iliad e Fastweb per le infrastrutture del futuro nascente operatore italiano, la società francese ha rotto gli indugi lanciando un comunicato stampa che spazza via ogni possibilità di contesa. Saranno, dunque, i francesi ad aggiudicarsi le torri di trasmissioni e le frequenze di 3 Italia e Wind.
La nota stampa di Iliad è importante anche perchè evidenzia alcuni aspetti dell’accordo. Il gruppo francese acquisterà un ampia porzione di spettro pari a 35 Mhz sulle frequenza da 900, 1800, 2100 e 2600 MHz. Grazie alle frequenze acquisite ed alle torri di trasmissioni in eccedenza che saranno dismesse da 3 Italia e Wind, la società francese porterà al debutto in Italia il brand Free Mobile che già ha avuto un enorme successo in Francia offrendo servizi voce e dati. Per colmare i buchi di copertura, Iliad ha sottoscritto anche un contratto di roaming (anche 4G) della durata di 5 anni (rinnovabile per altri 5 anni). Le antenne che saranno acquisite saranno quelle presenti nelle aree densamente popolate come le grandi città dove è difficile poter installare nuovi ripetitori.
L’investimento totale dovrebbe aggirarsi sui 1.5 miliardi di euro. Xavier Niel ha fatto sapere, inoltre, che venderà le sue quote di Telecom Italia. L’imprenditore francese ha, infatti, evidenziato come non sia opportuno essere presente in Italia all’interno di due operatori.
Tutto questo scenario è, ovviamente, vincolato dall’approvazione dell’Antitrust europeo sulla fusione tra 3 Italia e Wind. L’organo europeo si esprimerà il prossimo 8 settembre.
Se davvero si arrivasse alla fusione tra 3 Italia e Wind e se Free Mobile dovesse sbarcare in Italia come quarto operatore, il mercato della telefonia mobile italiano potrebbe ben presto essere rivoluzionato. Free Mobile, infatti, in Francia ha saputo imporsi grazie alle sue tariffe competitive e comunque ricche di contenuti e qualità. Un approccio che ha costretto gli altri operatori ad adeguarsi. Se i francesi dovessero operare in Italia una strategia analoga i piccoli operatori come quelli virtuali rischierebbero di essere spazzati via mentre i più grandi sarebbero costretti ad abbassare le loro tariffe.