Il mondo dell’archiviazione dati è oramai giunto ad un bivio: da un lato c’è chi spinge per soluzioni basate sul cloud computing, salvando i propri file su server remoti forniti dalle aziende, dall’altro invece chi confida ancora in supporti digitali di vario genere. In quest’ultimo campo a farla da padrone negli ultimi anni è stato il segmento dei dischi rigidi esterni, ma anche il ramo dei supporti ottici continua la sua evoluzione: entro un paio di anni, infatti, Fujifilm potrebbe apportare un’importante rivoluzione introducendo dispositivi ottici da 1 TB di spazio.
Utilizzando la tecnica dell’assorbimento a due fotoni, i ricercatori del colosso giapponese sono riusciti a realizzare una tecnologia capace di rendere possibile la fabbricazione di supporti ottici caratterizzati da un totale di venti strati diversi sui quali immagazzinare informazioni. Ciascuno di essi ha una capacità di 25 GB, motivo per cui l’intero supporto potrà contenere al proprio interno fino ad un terabyte di informazioni in formato digitale.
Sul sito Web del gruppo è disponibile un documento PDF che illustra nel dettaglio le specifiche delle ricerche condotte nei laboratori, sottolineando sia le metodologie utilizzate che i problemi da affrontare. Per il momento gli studi sembrano procedere ad un ritmo sufficientemente sostenuto da lasciar trapelare la volontà da parte dell’azienda di entrare sul mercato con tali supporti entro il 2015: tra un paio di anni, insomma, ai dischi rigidi potrebbero affiancarsi anche dispositivi ottici di elevata capacità, alzando poi l’asticella addirittura a 15 TB nel corso degli anni successivi.
Dopo i passi in avanti introdotti con l’arrivo dei Blu-Ray, dotati di una capacità complessiva di 25 GB, il settore dello storage ottico potrebbe quindi subire una nuova importante iniezione di carburante nel proprio motore. Il tutto in un periodo in cui il cloud storage continua a divenire una delle forme di archiviazione più apprezzate dagli utenti: proprio con la nuvola digitale tali supporti dovranno confrontarsi per imporsi come nuova soluzione per salvare dati in formato digitale.