Le ottiche Leica sono da sempre considerate da tecnici ed appassionati le migliori al mondo. La loro resa è diventata leggendaria nel corso degli anni grazie ai tanti fotografi che hanno letteralmente fatto la storia usando fotocamere Leica. Con l’avvento del digitale le ottiche Leica M potevano essere utilizzate o con i costosissimi corpi a telemetro di casa, come la recente Leica M Monochrom, oppure adattata su corpi digitali con adeguato tiraggio. Così negli ultimi anni sono comparsi sul mercato tantissimi adattatori, specialmente per le nuove mirrorless.
La Fujifilm X-E1 hanno infatti nel loro catalogo accessori il Fujifilm M mount adapter, un adattatore progettato appositamente per usare le ottiche Leica M. Grazie alla collaborazione con Fujifilm Italia ho avuto la possibilità di provare a lungo questo adattatore insieme al mio Leica M Elmar 50mm f/3.5 rientrante: potete quindi leggere in dettaglio le mie impressioni.
DESIGN ED ERGONOMIA
Il Fujifilm M mount adapter è fabbricato in Cina, ma alla prova dei fatti risulta solido e ben realizzato: nessuna incertezza e nessun gioco sia nell’innesto delle ottiche Leica M, sia nell’innesto sul corpo macchina. Utile il calibro in plastica fornito in dotazione, che consente di verificare in maniera empirica se l’ottica Leica M può essere usata sull’adattatore senza alcun rischio per il corpo macchina. Infatti l’unica controindicazione dell’adattare ottiche Leica M consiste nel rischio che la parte rientrante vada a toccare il piano focale. Ad esempio il mio Leica M Elmar non può essere fatto rientrare nel corpo macchina, quindi non può mostrare la sua famosa compattezza in posizione di trasporto. Sull’adattatore si nota la presenza dei contatti elettrici e di un piccolo pulsante: i contatti garantiscono che il corpo macchina attivi automaticamente la modalità “scatto senza obiettivo”, mentre il pulsante serve per accedere ad un menù di configurazione dell’ottica. Così è possibile salvare fino a sei preimpostazioni per altrettante ottiche, utili per registrare negli EXIF la lunghezza focale, nonché per gestire la correzione di difetti come distorsione o vignettatura.
IMPRESSIONI D’USO
Una volta installato il mio Leica M Elmar 50mm f/3.5 rientrante sul Fujifilm M mount adapter sono iniziati i dolori. L’uso è tutt’altro che facile, specialmente sul fronte messa a fuoco. Già la focale equivalente di 75mm fa traballare il tutto, se poi si attiva l’ingrandimento per la messa a fuoco di precisione diventa quasi impossibile focheggiare a mano libera. Nettamente meglio con il cavalletto. Purtroppo sulla Fujifilm X-E1 che avevo a disposizione non sono presenti degli ausili per la messa a fuoco come il focus peaking e lo split-image, presentati con le nuove Fujifilm X100s e X20: sarebbero d’aiuto in quanto consentirebbero di mettere a fuoco con precisione senza dover attivare l’ingrandimento. Ovviamente con ottiche grandangolari, magari usate in iperfocale, il problema non si pone affatto.
A CONFRONTO
Per valutare se lo stress da messa a fuoco manuale su treppiede vale davvero la pena, ho messo a confronto l’accoppiata Leica M Elmar e Fujifilm M mount adapter con l’ottica Fujifilm XF 35mm F1.4 R. Ho effettuato la prova con tre soggetti ben diversi: il mio classico set da still life, mia figlia ed il monumento ai caduti sotto casa. Come potete vedere dai risultati in galleria la qualità dei risultati è sempre ottima, grazie al fatto che l’adattatore è privo di lenti ed anche al fatto che il sensore APS-C registra solo il “cuore” del cerchio di copertura dell’ottica. Ovviamente nella resa dei dettagli vince sempre il Fujinon, ma non si deve dimenticare che si tratta di una lente più giovane di oltre mezzo secolo, ed ovviamente progettata per lavorare al meglio con il sensore Fujifilm.
CONCLUSIONI
Se si acquista il Fujifilm M mount adapter è perché si ha già in casa almeno un’ottica Leica M. Comprare invece questo adattatore con lo scopo di acquistare poi delle ottiche Leica M non ha senso, in quanto a parità di spesa nel catalogo Fujifilm ci sono già prodotti di ottima fattura, che godono di ottimizzazione per il digitale ed ovviamente sono dotati di autofocus. Se però rientrate nella prima categoria e non volete indebitarvi per comprarvi un corpo Leica digitale allora questo adattatore vi permetterà di divertirvi con i vostri vecchi vetri, portando a casa degli ottimi risultati, purché siate molto pazienti con la messa a fuoco.
Per concludere ecco riassunto cosa mi è davvero piaciuto e cosa non:
Piace:
– costruzione
– regolo fornito in dotazione per la verifica della compatibilità
– integrazione con il corpo macchina grazie a contatti elettrici e pulsante dedicato
Non piace:
– difficoltà nella messa a fuoco amplificata dall’assenza di ausili di alcun tipo