In fotografia l’effetto bokeh permette di ottenere una sfocatura su una parte dell’area catturata, così da mettere in evidenza il soggetto (o l’oggetto) inquadrato, donandogli enfasi e rilievo. La sua applicazione più comune è nel ritratto: il viso viene mantenuto perfettamente a fuoco, in particolare lo sguardo, risultando nitido, mentre ciò che si trova intorno è in qualche modo “ammorbidito”, così da assumere esclusivamente il ruolo di sfondo, portando gli occhi dell’osservatore a concentrarsi esclusivamente sui dettagli più importanti.
Effetto bokeh
Il concetto di sfocatura è legato a doppio filo a quello di profondità di campo e per ottenere un risultato finale convincente è necessario agire in primis su un parametro: l’apertura del diaframma. Ogni ottica dispone di un livello massimo di apertura (solitamente indicato con la sigla “f/”).
Per generare un effetto bokeh intenso e convincente è dunque necessario scegliere un obiettivo che consenta di arrivare a un’ampia apertura del diaframma (anche f/1.4 o f/1.2), così da aumentare la quantità di luce diretta al sensore, ridurre la profondità di campo e mettere a fuoco solo il viso, sfocando invece tutto ciò che si trova davanti e dietro. Attenzione: un valore basso (f/1.4) indica un’apertura maggiore, mentre uno alto (f/22) un’apertura inferiore.
Un altro fattore che incide sulla qualità del risultato è la distanza dal soggetto inquadrato: mettendo a fuoco un viso che si trova a pochi centimetri dalla fotocamera, a parità di lunghezza focale (ad esempio 85mm) e di apertura del diaframma, si otterrà una profondità di campo ridotta e una sfocatura più accentuata.
Se il soggetto inquadrato non è fermo, può tornare utile utilizzare la funzione tracking del sistema AF, che una volta agganciato il particolare da mantenere a fuoco (ad esempio gli occhi) ne segue costantemente il movimento.
Effetto bokeh con la Fujifilm X-E3
Un ritratto con effetto bokeh si ottiene sulla Fujifilm X-E3 impostando un’ampia apertura del diaframma: scegliere dunque un’ottica con questa caratteristica, nel nostro esempio un obiettivo che arriva a f/1.2. Dopo aver impostato la modalità A si sceglie un valore adeguato (f/1.8, f/1.4, f/1.2, a seconda dell’inquadratura e della distanza dal soggetto), si mette a fuoco il viso con un tocco sul display touchscreen e il gioco è fatto. It’s easy!