Fujifilm X-T30: prime impressioni

Fujifilm X-T30 è una mirroless adatta all'utente meno esperto, tuttavia con caratteristiche riprese dalla X-T3, come il sensore e il processore d’immagine.
Fujifilm X-T30: prime impressioni
Fujifilm X-T30 è una mirroless adatta all'utente meno esperto, tuttavia con caratteristiche riprese dalla X-T3, come il sensore e il processore d’immagine.

Come accennato nella nostra news del 14 febbraio scorso, la Fujifilm X-T30 è la nuova mirrorless di fascia media della Serie X, una macchina pensata per soddisfare tutti i fotografi, dai principianti ai professionisti più esigenti. Il “piccolo gigante”, che adotta il medesimo sensore X-Trans CMOS 4 da 26,1 Mpixel retroilluminato della recente X-T3 ed il processore d’immagine X-Processor 4 (20 volte più veloce del primo EXR Processor Pro) stabilisce nuovi standard nelle fotocamere compatte della sua categoria grazie alla qualità delle immagini che i clienti Fujifilm ben conoscono e all’ergonomia basata su un’operatività che ricorda quella delle reflex degli anni ‘80. Un tocco vintage che non può mancare e che i fotografi apprezzano da quando il noto costruttore giapponese ha realizzato nel 2012 la sua prima mirrorless, la X-PRO1.

Riccardo Scotti di Fujifilm Italia presenta ai giornalisti le caratteristiche della neonata X-T30

Il primo aspetto che emerge osservando la X-T30 è il corpo macchina compatto e leggero, del peso di soli 383 gr. Le dimensioni di 118,4 x 82,8 mm x 46,8 mm sono confrontabili con quelle della X-T20, uno dei modelli più venduti della serie X, e inferiori a quelle della X-T3.

Il suo design è stato perfezionato e ottimizzato per un miglior grip e per garantire riprese confortevoli anche con gli obiettivi più grandi. Per facilitare la presa nella parte posteriore, il piccolo joystick di messa a fuoco già visto su altri modelli Fujifilm sostituisce i pulsanti di selezione a croce, la cui funzionalità è implementata dal pannello touch. Il tasto Q che abilita il “Quick Menu” è stato spostato tutto a destra su una superficie in rilievo, per essere facilmente azionabile dal pollice.

Il monitor LCD posteriore, con uno spessore più sottile di 1,3 mm rispetto a X-T20, è più reattivo. Per evitare di cambiare inavvertitamente il punto di MAF, il display può essere diviso in due parti: una sensibile al tocco e una non

Il mirino elettronico da 2,36 Mpixel a 100 fps risulta ancora più luminoso. Il nuovo sistema AF, ottimizzato per le condizioni di scarsa illuminazione (-3 EV) e durante il rilevamento di soggetti in rapido movimento, offre prestazioni addirittura superiori a quelle già ottime della X-T3. Il numero di pixel a rilevamento di fase sul sensore immagine X-Trans CMOS 4 è di 2,16 milioni, un numero di circa 4 volte superiore rispetto a quello presente nei modelli dotati di X-Trans CMOS III. L’area AF con rilevamento di fase copre ora l’intero fotogramma (circa il 100 %), rendendo possibile una messa a fuoco rapida e precisa sul soggetto che si trova in un qualsiasi punto dell’inquadratura. Inoltre, il rilevamento di fase è attivo già da subito quando si sposta rapidamente il punto di MAF da infinito a distanze inferiori al metro e viceversa.

In definitiva, la X-T30 vanta le migliori prestazioni e funzionalità AF rispetto a qualsiasi altra fotocamera Fujifilm della Serie X, combinando l’elaborazione rapida delle immagini con X-Processor 4 e l’ottimizzazione dell’algoritmo AF per aumentare la precisione nel rilevamento di volti e occhi. L’introduzione della funzione Face Select fornisce all’autofocus la priorità di messa fuoco su una persona selezionata quando sono stati rilevati più volti all’interno di un’inquadratura.

Tutto ciò è reso possibile dal nuovo firmware 4.1, di cui trarrà vantaggio anche la X-T3 i prossimi mesi.

Le prestazioni della modalità Advanced SR Auto sono state aggiornate in linea con il miglioramento delle prestazioni AF. In questa modalità, la fotocamera sceglie automaticamente le impostazioni di scatto ottimali fra 58 scene, così da ottenere la migliore qualità dell’immagine senza doversi preoccupare di alcuna impostazione: un notevole ausilio per i fotografi meno esperti.

Una piccola levetta a destra della ghiera dei tempi permette di attivare il modo Advanced SR Auto. Si noti come, a differenza della X-T3, non sia presente la ghiera degli ISO

Nello scatto a raffica, la X-T30 è in grado di riprendere 30 fps senza blackout con otturatore elettronico e  8 fps, sempre senza blackout, con otturatore meccanico, una velocità di tutto rispetto.

Particolarmente evoluta anche la sezione video, in grado di acquisire in 6K (6240 x 3510 pixel) per produrre registrazioni video in 4K (3810 x 2160) a 30p senza crop di elevata qualità con la possibilità di registrare audio ad alta risoluzione anche senza l’impiego di un microfono esterno, che comunque è possibile collegare. Il video 4K/30p può essere registrato in 4:2:0 a 8 bit su scheda SD e in formato F-log 4:2:2 a 10 bit su un device esterno, dalla porta HDMI. La fotocamera supporta anche il formato DCI (17: 9) e permette di riprendere video in FHD a 120p. E’ possibile fruire dell’uscita cuffia grazie alla presa USB-C.

Il rilevamento dei volti e degli occhi è stato migliorato anche nei video per un tracciamento più veloce e stabile del soggetto.

La X-T30, a differenza della X-T2 e della X-T3, è dotata di un piccolo flash interno che fuoriesce dal (finto) pentaprisma

A livello di connettività è presente sia il Bluetooth che il Wi-Fi ed è prevista una nuova versione dell’app Fujifilm Camera Remote.

Infine, rispetto alla X-T3 manca il secondo slot per schede SD e quello principale si trova sotto, nello stesso comparto in cui è alloggiata la batteria, che permette in condizioni ideali di effettuare circa 350 scatti.

La nuova X-T30 sarà disponibile dal prossimo mese di marzo in tre colori: il nero, l’argento e il nuovo colore antracite (a maggio). I prezzi sono già stati definiti: 949,99 Euro per il solo corpo, 1.049,99 Euro in kit con l’XC15-45 mm, 1.249,99 Euro con l’XC15-4 5mm + XC50-230 mm e 1.349, 99 Euro con il classico XF18-55mmF2.8-4 R.

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