La vicenda che ha coinvolto Kaspersky Lab inizia a diventare più chiara. La software house ha confermato di aver raccolto documenti della NSA e ora l’agenzia statunitense ha individuato il dipendente che ha portato quei documenti fuori dall’edificio federale.
In base alle informazioni ricevute dal Wall Stret Journal, hacker alle dipendenze del governo russo avrebbero rubato alcuni documenti riservati dal computer di un dipendente della NSA, sfruttando una vulnerabilità dell’antivirus di Kaspersky. La software house russa ha subito negato qualsiasi coinvolgimento diretto, affermando che nei suoi antivirus non è presente nessuna “backdoor di stato”. Successivamente ha tuttavia ammesso di essere entrata in possesso di file classificati, ma di averli immediatamente cancellati dai server.
Il dipendente che ha portato i file nella sua abitazione è Nghia Hoang Pho. Secondo il Dipartimento di Giustizia, Pho ha conservato sul computer numerosi documenti riservati contenenti informazioni su progetti relativi alla sicurezza nazionale. Ciò è avvenuto tra il 2010 e il 2015, quando Pho ha lavorato come sviluppatore per l’unità TAO (Tailored Access Operations) della NSA. TAO, ora Computer Network Operations, si occupa di raccogliere dati da computer e reti di paesi stranieri, oltre che di proteggere i sistemi degli Stati Uniti da accessi non autorizzati.
Pho si è dichiarato colpevole e ora rischia fino a 10 anni di prigione. L’udienza davanti al giudice è stata fissata per il 6 aprile 2018. Il suo avvocato cercherà di ottenere una pena inferiore.