La fusione tra 3 Italia e Wind starebbe preoccupando l’Antitrust europeo che entro il mese di marzo dovrà esprimere un suo parere sull’operazione industriale che i due operatori di telefonia mobile vogliono compiere. L’Unione Europea teme, nei dettagli, che il consolidamento del mercato italiano della telefonia mobile possa portare ad un aumento dei prezzi diminuendo, così, la concorrenza. Proprio con lo scopo di andare a fondo di questa questione, l’Unione Europea ha inviato un questionario agli altri operatori italiani in cui si chiede esplicitamente quale impatto avrebbe il nuovo soggetto che si verrebbe a creare dalla fusione tra 3 Italia e Wind rispetto all’impatto sul mercato che avrebbero i due operatori separati.
L’Unione Europea ha, inoltre, chiesto se il nuovo operatore potrebbe rappresentare uno stimolo per investire sullo sviluppo delle nuove reti 4G LTE. Infine, dall’Europa sono, anche, interessati a sapere se, in caso di nascita di questo nuovo soggetto, l’eventuale aumento di prezzi imposti dal nuovo player porterebbe Telecom Italia e Vodafone a fare lo stesso. In estrema sintesi, l’Antitrust europeo vuole saggiare il terreno del mercato italiano per verificare la reazione degli altri player all’arrivo di un nuovo soggetto che per dimensioni si porrebbe in diretta concorrenza con TIM e Vodafone.
Hutchison che controlla 3 Italia, con il fine di voler garantire un equilibrio tra gli operatori, ha già fatto sapere all’Unione Europea che intende cedere parte delle sue frequenze e l’accesso alla rete agli altri player del mercato.
Il cammino per la fusione tra 3 Italia e Wind trova, dunque, un primo ostacolo reale. L’Unione Europea, da tempo, sta frenando eventuali operazioni di consolidamento del mercato con il fine di garantire sempre la massima concorrenza a vantaggio dei clienti finali.
La posizione ufficiale dell’Antitrust europeo si conoscerà solo tra qualche settimana e per allora sarà possibile scoprire se il percorso che porta alla fusione sarà più semplice o se diventerà più complicato.