La scuola italiana fa parlare di sé in quanto a tecnologia grazie ad una novità che arriverà sui banchi di migliaia di ragazzi trentini: nel prossimo anno scolastico Linux prenderà il posto di Windows XP in centinaia di scuole della provincia di Bolzano, permettendo così a circa 15.000 studenti di prendere contatto con una realtà alternativa rispetto alle tradizionali proposte proprietarie.
L’iniziativa prende il nome di Progetto FUSS (Free Upgrade Southtyrol’s Schools) ed è stato realizzato dalla fiorentina Truelite SRL. Il sito ufficiale chiarisce fin dalla homepage il paradigma fondamentale sul quale si regge l’intero percorso di migrazione: l’invito è quello di pensare all’informatica «come strumento trasversale per l’insegnamento e non come disciplina specifica o come semplice addestramento all’utilizzo di alcuni pacchetti software».
Una serie di motivazioni a metà tra etica e tecnologia hanno spinto gli organizzatori a scegliere Debian come base di sviluppo del progetto: una versione personalizzata è stata distribuita sotto il nome di FUSS Soledad e con un apposito “Installation Party” si è dato il via alle installazioni di un SO «flessibile» che «permette di essere installato come secondo sistema operativo sul proprio pc, senza danneggiare il sistema operativo esistente».
La politica del FUSS è quella di perseguire la libertà informatica come un vero e proprio valore aggiunto (la cosa è recitata chiaramente sul sito Truelite) e, portando Linux nelle scuole, l’iniziativa costituisce un importante investimento per il futuro dell’open source. 2.460 sistemi sono stati già dotati del FUSS Soledad e 20.000 CD sono pronti per evangelizzare il tutto nelle case degli studenti.