Quando si sceglie uno smartphone e non si è prettamente alle prime armi, la computazione dei vari parametri di valutazione snocciola inconsciamente tutta una serie di aspetti più o meno visibili del device desiderato. Il design, chiaramente. Quindi il sistema operativo. Le app, l’interfaccia, i menu, l’esperienza d’uso. Una riflessione perlopiù inconscia, frutto di un dialogo tra sé e quell’intangibile pulsione che spinge all’acquisto di un dispositivo in virtù di un bisogno avvertito. Ma il device ha molte responsabilità nello spingere l’utente ad una scelta piuttosto di un’altra. Ed è una responsabilità fatta di scelte, sulle quali le singole specifiche tecniche hanno soltanto un ruolo estremamente marginale. Il contesto e la somma delle singole parti vale molto di più.
L’evento “Future Decoded” che Microsoft porterà a Roma il 12 novembre, con la presenza straordinaria di Satya Nadella, ha molto a che vedere con tutto ciò. Quel che Microsoft andrà a raccontare, infatti, è il percorso di una azienda che si sta reinventando e che nel disegnare il proprio nuovo profilo ripone moltissima attenzione proprio sull’utente. Il design è la parte manifesta di questo processo e tanto Surface Pro 4 quanto soprattutto Surface Book hanno dimostrato il nuovo piglio che Redmond ha intrapreso. Ma c’è molto altro: Windows 10 è un sistema operativo completamente rivoluzionario nel suo concetto di “One Platform”, così come i passi avanti a livello di interfaccia sono qualcosa di evidente. Le novità in termini di app e marketplace saranno snocciolate all’interno di appositi workshop dedicati ai developer ed al contempo il cambiamento dell’esperienza d’uso è la conseguenza diretta di tutto quanto ivi derivante.
Una decisione inconscia spesso è determinante nel forgiare il tempo passato con gli occhi sul display: un’esperienza favorevole porta infatti a spendere meglio il proprio tempo, valorizzando al meglio il proprio potenziale per raggiungere rapidamente i risultati auspicati. L’assenza di frizioni, l’abbondanza di risorse, il costo di accesso ai servizi ed altri aspetti sono tutti parte di questo caleidoscopico quadro generale, qualcosa che si staglia di fronte all’utente dettando i ritmi della giornata in digitale. Oggi scegliere uno smartphone, un tablet, un ibrido o un pc non significa soltanto portare a casa un nuovo terminale, ma significa abbracciare una certa filosofia. Microsoft, addirittura, vuole sradicare questo concetto liberando la scelta degli utenti in modo da donarvi maggior libertà: alle chiusure di piattaforme rivali, intende opporre una fresca apertura che consenta di scegliere i servizi di Redmond a prescindere dal dispositivo prescelto. Così facendo la scelta stessa viene deresponsabilizzata, non si rimane legati alle scelte operate in passato e si può optare più agilmente su scelte libere in virtù di un minor numero di laccetti a vincolare le opzioni di scelta.
Eccola l’essenza del Future Decoded. Ed ecco perché è importante la presenza a Roma di Satya Nadella. Il terzo CEO della storia della Microsoft ha infatti un mantra da spiegare a chiare parole: “mobile first, cloud first“. La rivoluzione che Bill Gates ha intravisto per il prossimo decennio, nelle parole di Satya Nadella potrebbe prendere forma a partire dai piccoli indizi che già il gruppo sta disseminando sul proprio percorso: lo sviluppo dei propri servizi su piattaforme rivali; l’integrazione profonda tra Windows 10 e Windows 10 mobile; il modello di aggiornamento dello stesso sistema operativo; la pervasiva della presenza di servizi cloud.
Quel che ne consegue è un quadro generale che cambia colore e che ridisegna Microsoft per portarla dall’essere una scelta obbligata ad una scelta ambita: dall’essere la fine di un percorso logico all’essere l’inizio di un rapporto intimo. Satya Nadella vuole che l’utente possa innamorarsi dell’esperienza Microsoft: una ambizione forte, quasi stridente rispetto alla percezione del brand da parte di tutta una schiera di persone allontanatesi anni fa in cerca di nuovi lidi. Ma la proiezione offerta oggi da Satya Nadella va molto oltre il presente: l’arrivo dei nuovi device sul mercato a fine novembre (ivi compresi i nuovi Lumia 950 e 950 XL) è un bivio concreto. E fin dal 12 novembre Satya Nadella racconterà agli italiani quale sia la direzione che si intende percorrere assieme ad una intera community.