Giusto per prendere spunto dalla “polemica” del collega Daniele Cerra sull’utilità dei social network (che mi vedo “costretto” a condividere in larga misura), voglio segnalarvi una nuova rete sociale che nasce con scopi ben precisi e ben definiti: si tratta di My G-Life.
Che cosa ha di diverso dai servizi che già conosciamo?
Lo scopo principale: quello di mettere in comunicazione ragazzi e di creare connessioni tra giovani che vivono in zone disagiate (o disastrate) del pianeta, dove le opportunità formative sono sempre molto poche e poco considerate.
A metà strada, quindi, tra il social network ed una piattaforma di e-learning.
Sul sito ufficiale leggiamo:
Currently the most active network of Globaloria, My Global Life (www.MyGLife.org), is designed to help youth 13 and older:
- Learn internet media technology and game-development skills;
- Hone professional and life skills;
- Experience positive virtual communication with other communities;
- Foster social change.
È ancora in beta, quindi non attivo ancora a livello internazionale. Le funzioni previste sono quelle classiche delle reti sociali, quindi messaggistica, creazione di profili, votazione e via dicendo; a queste vengono aggiunti anche, visto il target, giochi web, supporti educativi e lezioni online.
Lo scopo primario sarebbe proprio quello di riuscire a far dialogare ragazzi israeliani e palestinesi, nella speranza di aiutarsi con gli strumenti offerti dal Web per sanare un conflitto epocale. Utopico? Forse.
Io credo che sia un progetto interessante, che merita di essere preso in seria considerazione anche se potrebbe scatenare polemiche simili a quelle già viste per l’OLPC, non ultima l’utilità di applicazioni di questo genere in zone dove a mancare sono le necessità fondamentali. Può essere vero, ma senza dubbio si tratta di un progetto che perlomeno ha scopi interessanti e che promette dei risultati se ben organizzato e gestito.
Non ci resta che seguirne gli sviluppi!