Il grande può essere piccolo, e il piccolo può essere grande: un gioco di parole che, sulla base delle interpretazioni di queste ore, recita una conclusione ovvia: è in arrivo la versione ridotta del Galaxy S III, una risposta evidente all’iPhone 5 che potrebbe nascere al fine ultimo di mettere il bastone tra le ruote alle strategie Apple nel settore.
Che il Galaxy S III sia oggi il primo rivale in assoluto dello smartphone di Cupertino è cosa conclamata, ma è altrettanto evidente il fatto che sia sul display, sulle sue dimensioni e sulle sue proporzioni, che Apple ha cercato in questa fase di differenziarsi dall’offerta rivale. Mentre il Galaxy S III portava fino a 4,8 pollici le dimensioni del proprio schermo, infatti, Apple si limitava ad allungare leggermente l’iPhone 4S per arrivare all’iPhone 5 con una diagonale leggermente maggiorata e nulla più. La peculiarità dell’iPhone 5 è però evidentemente nella forma allungata, e non è detto che il gioco di parole Samsung non possa far riferimento proprio ad una mossa di copertura in tal senso.
La prima critica mossa nei confronti del device di punta della produzione coreana è relativa dimensioni, viste come eccessive per taluni scopi e talune modalità d’uso. Una versione ridotta potrebbe contrastare anche questo tipo di osservazioni, portando così il Galaxy S III ad una versione “mini” in grado di completare la gamma d’offerta e disporre di una dimensione ad hoc per ogni gusto. Quanto “mini”? Cosa si intende per “piccolo”? Al momento il punto rimane interrogativo, ma le prime ipotesi volgono verso i 4 pollici, una dimensione ormai standard e sufficientemente distante dai 4,8 pollici di partenza.
L’invito alla stampa è stato fissato per l’11 ottobre, giorno in cui l’azienda coreana svelerà il nuovo arrivato. Il gioco di parole su “grande” e “piccolo” riporta il discorso sulle dimensioni, ma solo a presentazione avvenuta sarà chiaro il motivo di una presentazione di questo tipo. I prossimi saranno i giorni dei rumor, delle ipotesi per svelare l’arcano e capire come e se Samsung intenda andare a muovere immediatamente una pedina in difesa per limitare l’offensiva Apple rappresentata dall’iPhone 5.
La sfida tra le parti, del resto, è ormai totale e profonda: non è possibile interpretare le mosse di un gruppo se non nel quadro delle mosse della controparte.
[nggallery id=447 template=inside]