Il Galaxy S10 avrà il lettore di impronte digitali più avanzato del mondo. Secondo una fonte coreana, Samsung ha scelto la terza generazione della tecnologia ad ultrasuoni sviluppata da Qualcomm. Il futuro top di gamma, atteso all’inizio del prossimo anno, non sarà però il primo modello in assoluto. Il produttore metterà infatti una versione ottica sotto lo schermo della serie Galaxy A (2019).
Il cosiddetto lettore di impronte digitali in-display non è una novità assoluta. Ci sono infatti molti smartphone sul mercato che permettono di sfruttare il sensore nascosto sotto il vetro dello schermo. Tra i più noti ci sono Xiaomi Mi 8 Explorer Edition, Vivo NEX e Huawei Mate RS Porsche Design. In questi casi però il lettore di impronte è basato sulla tecnologia ottica sviluppata da Goodix. Lo stesso sensore verrà usato da Samsung nei prossimi Galaxy A (2019).
Per il Galaxy S10 è previsto invece un lettore di impronte ad ultrasuoni che permette di avere un riconoscimento più veloce e più accurato. Il sensore di seconda generazione progettato da Qualcomm, che dovrebbe essere presente nello Huawei Mate 20 Pro, funziona attraverso un vetro con spessore fino a 800 micrometri. Quello di terza generazione dovrebbe funzionare anche con vetri spessi 1,2 millimetri. Il lettore di impronte del Galaxy S10 dovrebbe supportare le gesture di navigazione, sbloccare lo smartphone anche sott’acqua e rilevare i battiti cardiaci e il flusso sanguigno.
In base alle indiscrezioni di fine luglio, Samsung annuncerà tre versioni del Galaxy S10 con schermi da 5,8, 6,2 e 6,4 pollici. Non è chiaro tuttavia se il sensore biometrico ad ultrasuoni verrà integrato in tutti i modelli o solo nei due più costosi (il più economico potrebbe avere un sensore ottico).