Sebbene siano passati solo pochi giorni dalla presentazione del Galaxy Note10 d parte di Samsung, abbiamo già i primi indizi, da prendere con un pizzico di sale, circa il prossimo Galaxy S11.
Lo smartphone, stando alle presentazioni precedenti, dovrebbe arrivare in primavera, prima o durante il Mobile World Congress, con un salto hardware qualitativamente migliore rispetto alla franchigia attuale. Se sia il Galaxy Note 10 che il Note 10+ sono alimentati, nelle versioni non europee, dal “vecchio” Snapdragon 855, il Galaxy S11 monterà lo Snapdragon 865, di cui il sito PhoneArena fornisce i primi benchmark.
Secondo il noto leaker @UniverseIce, lo Snapdragon 865 è in grado di accumulare fino a 4160 single-core e quasi 13.000 punti di prestazioni multi-core nei recenti test di Geekbench. Come evidenzia il giovane su Twitter, questi punteggi potrebbero non essere rappresentativi della “versione di produzione finale” dell’865, ma dovrebbero comunque considerati con un briciolo di verità, supponendo appunto un salto generazionale dovuto.
Stiamo parlando infatti di un aumento single-core di circa 700 punti rispetto ai migliori risultati pubblicati dall’855 e oltre 2.500 punti maggiori in capacità multi-core. Ciò equivarrebbe a un miglioramento della velocità del 20%, anche se il numero potrebbe facilmente andare oltre, con i top di gamma attesi in primavera. È anche importante sottolineare che il SoC Snapdragon 865 in questione è stato in grado di produrre i risultati di cui sopra in combinazione a 6 GB di RAM.
Quindi non si tratta di punteggi impressi su pietra, assolutamente. Eppure, potremmo avere presto una risposta degna di questo nome ai leak dello Snapdragon 2020. A settembre, quando sarà la volta dell’A13 Bionic, Apple darà uno scossone bello forte alla concorrenza. O almeno questo è quanto si attendono gli appassionati tutti.