Probabilmente nati come semplice gioco, o anche come esperimento di comunicazione, i social network si sono evoluti, col tempo, in vere e proprie realtà della vita quotidiana di ognuno di noi. Per le bacheche di Facebook o i flussi di Twitter passano non solo semplici messaggi di testo o immagini, ma pensieri, riflessioni sempre meno virtuali. Per questo oggi è diventato importante prestare attenzione a tutto ciò che passa per gli stream dei profili.
Due adolescenti, infatti, hanno ricevuto un rifiuto per il loro ingresso negli Stati Uniti, in seguito ad una serie di messaggi pubblicati su Twitter e non particolarmente graditi. E, se l’argomento della discussione era “distruggere l’America”, evidentemente le autorità degli Stati Uniti hanno preso sul serio lo scherzo.
Con grande sorpresa, i due giovani, arrivati a Los Angeles, sono stati arrestati e interrogati e, dopo una notte di cella, rilasciati per essere rispediti in Gran Bretagna. E così i due ragazzi non potranno far ritorno negli Stati Uniti senza un’autorizzazione dell’ambasciata americana a Londra. Un caso destinato a far riflettere: nei giorni scorsi Twitter ha ammesso l’avvio di precise formule di censura e l’FBI ha fatto trapelare l’attività di un “cervellone” che monitora costantemente i messaggi alla ricerca di potenziali pericoli per la sicurezza interna. I falsi positivi, evidentemente, sono ancora parte del gioco e gli effetti possono essere in certi casi del tutto paradossali.
Quella che è nota come Twittersfera, quindi, non è solo una realtà virtuale o alternativa dove sfogarsi o prendere in giro la vita di tutti i giorni. Perchè dietro ad un profilo c’è sempre una persona: dietro ad un innocua pagina si può nascondere chiunque, e pertanto bisogna fare attenzione a ciò che si pubblica. E gli stessi innocui messaggi possono essere interpretati in maniera distorta da chiunque. Un promemoria di cui tenere conto ogni volta che si pubblica un pensiero su Twitter.