L’Australia potrebbe essere il primo paese a combattere lo spam ricorrendo a provvedimenti restrittivi come la galera. Il ministro delle Comunicazioni Richard Alston ha convocato a Canberra i principali provider australiani e i produttori di software anti-spam per discutere i provvedimenti del caso.
Secondo Alston chi invia posta indesiderata, soprattutto se contenente worm o comunque file in grado di arrecare danno al destinatario del messaggio, è da considerarsi a tutti gli effetti un criminale, con le conseguenti pendenze penali relative da crearsi ex-novo.
La battaglia solitaria contro lo spam è persa in partenza in quanto la maggior parte delle mail indesiderate giunge da oltreoceano. Secondo Peter Coroneos, rappresentante della “Internet Industry Association“, tale provvedimento metterebbe però l’Australia in una posizione di favore nel dialogo con l’estero alla ricerca di partner desiderosi di intraprendere egual battaglia. Bill Gates, recentemente molto impegnato in questa lotta, già strizza l’occhiolino.