Apple interviene ufficialmente sulla questione GameStore, relativa alla misteriosa applicazione riguardante i cosiddetti acquisti in app purchase resa disponibile per il download nei giorni scorsi, ammettendo il proprio errore e rimborsando gli acquirenti.
Come ipotizzato, il software era stato realizzato inizialmente a metà 2009, per alcuni test interni all’azienda in vista del lancio dei pagamenti in app. Il sistema, oggi ben noto, consente all’utenza di acquistare contenuti aggiuntivi o extra direttamente mediante microtransazioni all’interno delle applicazioni stesse, senza passare per l’App Store.
Di recente hai acquistato l’applicazione GameStore, resa disponibile per la vendita prematuramente. Scusandoci per il problema, comunichiamo di aver rimborsato l’ammontare della spesa sul tuo account. Il denaro sarà accreditato sul metodo di pagamento utilizzato entro cinque giorni lavorativi.
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Questo il messaggio spedito a coloro che avevano effettuato il download di GameStore, al prezzo di 0,79 euro. Vicenda risolta, dunque, anche se quel “prematuramente” risulta di difficile interpretazione, trattandosi di un software datato 2009 e a quanto pare non sviluppato per una distribuzione pubblica.