GapSense riduce le interferenze wireless

Il software permette ai dispositivi WiFi e Bluetooth di utilizzare lo spettro di frequenze, limitando le interferenze e le collisioni tra i pacchetti.
GapSense riduce le interferenze wireless
Il software permette ai dispositivi WiFi e Bluetooth di utilizzare lo spettro di frequenze, limitando le interferenze e le collisioni tra i pacchetti.

Il numero dei dispositivi wireless è in costante aumento, ma lo spettro di frequenze utilizzate da smartphone, tablet e notebook è una risorsa limitata. Il risultato è la riduzione di qualità delle comunicazioni audio e della trasmissione dati: chiamate che si interrompono bruscamente, connessioni disturbate o spreco di larghezza di banda. GapSense, un nuovo software sviluppato dall’Università del Michigan, funziona come un semaforo e controlla il traffico dei pacchetti, riducendo le interferenze.

La Wireless Association ha contato oltre 321 milioni di dispositivi WiFi solo negli Stati Uniti. Grazie al WiFi è possibile trasmettere dati a lunga distanza, utilizzando però lo stesso spettro del Bluetooth, un altro standard molto diffuso e utilizzato principalmente dagli accessori, come gli auricolari e le tastiere.

Quindi, i due protocolli litigano tra loro per l’uso delle frequenze, per cui nascono i problemi suindicati. Entrambi utilizzano il CSMA (Carrier Sense Multiple Access) per la risoluzione dei conflitti, ma spesso non funziona perché WiFi e Bluetooth parlano lingue differenti. GapSense invece crea un linguaggio comune di impulsi e gap, la cui lunghezza è associata ai messaggi di stop e warning che i dispositivi possono inviare prima dell’inizio della comunicazione. In questo modo, gli altri device nelle vicinanze sapranno se il canale di trasmissione è libero. I ricercatori dell’Università del Michigan hanno rilevato che il software può ridurre le interferenze di oltre l’88% e le collisioni dell’8%.

GapSense consente anche di ridurre il consumo di energia dei dispositivi WiFi fino al 44%, in quanto i ricevitori potrebbero funzionare a frequenze di clock inferiori. Con il software, il trasmettitore WiFi più veloce potrebbe inviare un messaggio di sveglia al ricevitore più lento in tempo utile per la sincronizzazione e la ricezione del pacchetto di informazioni. I ricercatori presenteranno lo studio nel corso della conferenza internazionale IEEE che si svolgerà a Torino il 18 aprile.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti