Il Consiglio di Stato ha confermato la multa di 900.000 euro comminata dall’Antitrust nel 2011 ad Apple. È quanto spiega l’associazione Altroconsumo in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale nella giornata di ieri, ripercorrendo i passaggi della questione sulle garanzie emersa ormai tre anni fa.
I fatti sono ormai noti: nel 2011, l’Antitrust italiano aveva comminato ad Apple una maximulta per informazioni ritenute “scorrette e aggressive” nei confronti dei clienti, con il dimezzamento della garanzia sui prodotti rispetto ai due anni previsti dalla legge. La normativa vigente, infatti, prevede che al consumatore vengano concessi 24 mesi per accedere alle opzioni di assistenza gratuita a seguito di un acquisto, mentre il gruppo di Cupertino limitava questa possibilità a un solo anno, con l’eventuale estensione tramite la sottoscrizione dei servizi Apple Care a pagamento. Così riporta il comunicato di Altroconsumo:
Il Consiglio di Stato conferma la sanzione di 900mila euro comminata a Apple nel 2011 da Antitrust per pratica commerciale scorretta ed aggressiva, a seguito della segnalazione di Altroconsumo. L’organizzazione aveva raccolto in un dossier e in un video il comportamento scorretto dei venditori. Apple non aveva informato adeguatamente i consumatori dei diritti di assistenza gratuita biennale dimezzando di fatto la garanzia legale prevista dal Codice del Consumo. L’azienda di Cupertino si limitava a riconoscere esclusivamente la garanzia convenzionale offerta gratuitamente dal produttore solo per il primo anno. In caso di estensione per ulteriori 12 mesi i negozi proponevano di acquistare Apple Care al costo di 69 euro. Apple dovrà inoltre ottemperare alle richieste dell’Antitrust con una corretta e trasparente informazione al consumatori sulla garanzia legale.
La vicenda, ai tempi seguita da gran parte dei media nazionali, si conclude quindi con la conferma dei 900.000 euro inizialmente comminati, così come anche con l’obbligo di fornire informazioni corrette e trasparenti ai consumatori in merito alla garanzia di legge di 24 mesi.