Un capitombolo del 21.9% in una sola seduta è qualcosa che fa male. Lo sanno bene gli azionisti Garmin, i quali hanno visto in poche ore crollare il titolo dell’azienda a causa di una duplice indicazione negativa: da una parte v’è l’andamento di mercato a non soddisfare, dall’altra v’è il rinvio dell’esperimento nella telefonia a bloccare le prospettive di crescita. Il mix generato è un concentrato di pessimismo che ha portato al tracollo le azioni a Wall Street.
La crescita del mercato è confermata, ma le cattive notizie giungono dalle proiezioni di fine anno: gli analisti si attendevano entrate da 4/4.1 miliardi di dollari, invece dovranno accontentarsi di 3.86/3.9 miliardi. Tale cifra matura a seguito dei numeri trimestrali che vedono entrate da 911.7 milioni (+23% rispetto ad un anno prima) con un netto da 256.1 milioni in crescita del 19% rispetto al trimestre precedente. A conti fatti le entrate diluite sono state di 0.93 centesimi per azione contro il dollaro tondo tondo pronosticato alla vigilia. Il disappunto è automatico e le ripercussioni in borsa hanno determinato una giornata dagli alti scambi e dal trend ribassista.
Il settore è attanagliato da una forte pressione concorrenziale e da un rallentamento della crescita determinato in larga parte da circostanze macroeconomiche. In questo contesto l’approdo alla telefonia mobile tramite in “Nuvifone” (tra i prodotti più attesi di questo 2008) avrebbe potuto dare la scossa necessaria a Garmin, ma anche questo aspetto vede il gruppo in difficoltà: il Nuvifone è stato rinviato di almeno un ulteriore semestre per ottimizzare gli accordi con i carrier interessati (il telefono potrebbe infatti essere venduto con contratto vincolante, a differenza di quanto previsto in precedenza). Il problema oggi è soprattutto nell’alta concorrenza e nella necessità di entrare sul mercato con tariffe ridotte e margini risicati, il che mette all’angolo Garmin offrendo scarse possibilità di manovra. Il Nuvifone, atteso per la fine del 2008, non arriverà dunque entro fine anno ma solo entro la prima metà del 2009.
Il Nuvifone, più che in concorrenza con l’iPhone (per il quale il GPS non è certo il principale punto di forza), potrebbe essere in concorrenza con Nokia. Entrambe le aziende, infatti, si troverebbero sul mercato con dispositivi di telefonia mobile in grado di offrire funzionalità per la navigazione satellitare. La differenza sta nel fatto che Nokia è oggi proprietaria di Navteq mentre Garmin è uscita sconfitta dal braccio di ferro con Tom Tom per TeleAtlas: ennesimo tassello di un momento di evidente difficoltà, in attesa che nuovi prodotti ed una eventuale ripresa dell’economia possano ridare fiato al gruppo.